Sogni di un pilota!

Il mio amico della Redazione di "Voci di hangar" dice che questa foto è davvero molto intensa. 

Io, sinceramente, non ricordo quando fu scattata. Posso dirvi però che, come per tutte le altre mie foto, devo esprimere un sincero ringraziamento ad un mio commilitone patito di fotografia. 

Era un soggetto davvero unico: quando volava aveva una mano sulla cloche e nell'altra teneva sempre la macchina fotografica pronta allo scatto; quando invece stava a terra, ne aveva una per ciascuna mano e nulla gli sfuggiva.

Nello specifico, non ricordo perché avessi una simile postura, immortalata poi dal satanasso di fotografo. Secondo me non c'è niente d'intenso: è probabile che fossi di ritorno da una missione addestrativa particolarmente faticosa (magari al tiro) ed ero talmente stremato da non riuscire a farcela neanche a scendere dall'aeroplano. 

Ma se voi preferite pensare che fossi in contemplazione o che stessi rivivendo la magia del volo appena vissuto ... beh, fate voi.

Comunque a rivederla con attenzione, ammetto che ... un po' intensa è! 

 

 

Fotografie: Falco Nero

Testo:  Redazione di "Voci di hangar" liberamente ispirato al racconto di Falco Nero