Mi sento un po’ sbragato |
Poteva capitare, quando si atterrava su un ghiacciaio, d'incappare in qualche roccia appena sommersa, di atterrare pesantemente perché ingannati dalla pendenza del fondo o di infilarsi in un pantano di neve fresca. Risultato? ... quello che vedete nelle foto. In quell'occasione si sbragò il carrello del PA 18 e rimase azzoppato su un solo sci a quota 3500. Cosa feci? Lasciai il pilota consegnato al mezzo, per vie traverse scesi a valle fino in aeroporto e poi, dopo essermi procurato i pezzi di ricambio (smontati da un altro aeroplano) tornai sul posto con un terzo aereo. Il tempo di scattare una foto - quella che vedete - e di rimontare il tutto per essere di nuovo in volo e rientrare in aeroporto, ad Aosta. Sbragrato io? No, semmai il mitico I-ARPY. Almeno per una volta.
Fotografie: Luigi Testo: della Redazione di "Voci di hangar" liberamente ispirato al racconto di Luigi |