Nuvole

titolo: Nuvole

autore: Claudio Di Blasio 

editore: Ali ribelli

pagine: 167

anno di pubblicazione: 2024 (tascabile ed e-book)

ISBN: 9791-256330577




Stilare la recensione dell’ultima fatica letteraria di Claudio Di Blasio è stato quanto di più piacevole e anche rapido ci potesse capitare. Semplice: ci è stato sufficiente sbirciare l’indice in coda al volume!

Non scandalizzatevi: non si tratta di un’affermazione presuntuosa e neanche di una battuta infelice; non è merito del canale diretto (modello Kremlino-Casa Bianca) che ci vantiamo di avere immeritatamente con l’autore, e neppure delle capacità strabilianti del servizio di intelligence di cui è dotato il nostro hangar … niente di tutto questo. Semplicemente in “Nuvole” sono fondamentalmente racchiusi i racconti – eccellenti, neanche a dirlo – con i quali, nel corso degli ultimi dieci anni, il buon Claudio ha partecipato al Premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE di cui VOCI DI HANGAR si fregia di essere l’ideatore e l’organizzatore assieme agli amici di HAG (Historical Aircraft Group). Svelato il piccolo mistero.

Chi sarà “La signora del cielo?”. La risposta ce la svela Claudio Di Blasio nel testo del racconto omonimo. Noi possiamo anticiparvi solamente il velivolo co-protagonista di questa impeccabile ricostruzione storica: il famoso Caproni Ca-113AQ conservato presso il fantasmagorico museo dell’aria “Volandia” di Milano Malpensa. La scheda presente nel sito web della gigantesca area espositiva aerospaziale (e non solo) riporta la seguente descrizione: “L’esemplare esposto è l’unico esistente al mondo. Sopravvissuto alla guerra, fu ripristinato da Mario De Bernardi come I-MARY e partecipò a numerose manifestazioni aeree. Dopo essere stato impiegato per traino alianti a Rieti, l’I-MARY fu donato al Museo Caproni”. Il suffisso AQ – Alta Quota dovrebbe però aiutarvi nell’individuare l’uso recordistico che ne fece nel lontano 1935 una donna audace e a dir poco volitiva … ma non intendiamo aggiungere di più! (foto proveniente da: https://volandia.it/velivolo/ca-113/)

In altre parole questo volume costituisce idealmente un grande regalo che l’editore prima e l’autore dopo ci hanno voluto concedere a ridosso delle feste natalizie dell’anno 2024  e che, indipendentemente dall’evento pseudo commerciale, ci consente di godere dei numerosi racconti aeronautici di Claudio altrimenti disseminati in diverse antologie del Premio. Lode dunque all’editore e lode all’autore per averci concesso uno scrigno così prezioso.

Ovviamente noi conosciamo a menadito i racconti della raccolta per averli già letti nel corso degli anni in anteprima nelle vesti della Segreteria del Premio … che poi è l’unico privilegio che, nostro malgrado, ci è concesso … sicché è per noi altresì facile e spontaneo spendere parole benigne a favore di Claudio Di Blasio e di ALI RIBELLI. E questo a prescindere dal gusto personale o dei piazzamenti che le giurie, nel corso delle varie edizioni, hanno attribuito ai vari racconti. Piazzamenti che – ve lo anticipiamo – sono stati talvolta letteralmente strepitosi, talvolta “solo” eccellenti e che vi suggeriamo di apprendere leggendoli uno a uno. Giusto per creare un po’ di suspance.

E’ una ricostruzione grafica di pure fantasia … ma il fantascientifico velivolo su cui salirà Francesco, il protagonista dell’adrenalico raccontoi “Verso lo spazio”, potrebbe essere proprio questo. Leggere per credere! (foto proveniente da www.flickr.com)

Ad ogni modo – lo confessiamo – per noi è stato ugualmente piacevole rileggerli come se fossero ancora inediti. Perché in fondo questo è il grande merito di Claudio Di Blasio: aver elaborato una formula narrativa pressoché perfetta che coinvolge il lettore, lo lascia stupito per l’originalità del tema e della trama, che è inattaccabile dal punto di vista storico, che mostra pennellate di poesia dalle quali le lettrici o i lettori più sensibili non riusciranno a non rimanerne ammaliate/i, che fa dialogare con grande verosimiglianza i vari personaggi rendendoli vivi, che è snello (come la lunghezza limitata tipica del racconto impone) tuttavia non è ma mai affrettato giacché si dipana in un intreccio intrigante che non annoia.

Certo, i racconti sono tutti in chiave aeronautica … d’altra parte la raccolta non prenderebbe il titolo, (per inciso: azzeccatissimo) di “Nuvole” e la collana di cui fanno parte – immaginiamo del tutto nuova, vero editore? – non poteva chiamarsi che “Ventus”. Sono infatti racconti multiformi e mutevoli come solo le piccole-grandi nuvole possono essere, a volte spostate dal vento ma pur sempre vaporose e quasi impenetrabili che riservano al loro interno sorprese inimmaginabili …

Certo l’editore non ha trascorso notti insonni nel scegliere questo titolo né Claudio ha dovuto faticare granché nello scrivere i racconti perché li aveva già belli e pronti, fatto salvo per la prefazione che – così vorrebbe la tradizione – qualcuno/a di sua fiducia avrebbe dovuto stilare … altrimenti te la suoni e te la balli, caro Claudio! Invece l’autore ha sacrificato la prefazione per anticipare i temi toccati oltre a una doverosa spiegazione della provenienza dei racconti: il Premio letterario, per l’appunto. Ed è anche l’occasione per additare gli enti e le organizzazioni che generosamente supportano RACCONTI TRA LE NUVOLE ormai da anni. Grazie a nome loro.

“Nobili virtù” è il racconto in cui Claudio narra con mirabile verosimiglianza un episodio della II Guerra Mondiale. Il SIAI-Marchetti S.M.79, famoso trimotore soprannominato confidenzialmenrte “Gobbo maledetto”, e il temibile caccia tedesco Messerschmitt Bf 109 sono – loro malgrado – i due velivoli militari protagonisti.  La vicenda troverà poi il suo lieto fine in tempi più recenti e con una profonda morale che ancora oggi risulta universale e che, parafrasando il testo a chiusura del racconto, si può sintetizzare in questi termini: i sentimenti di amore della vita e di fratellanza tra esseri umani, nonostante le divise indossate dai piloti di diverse nazioni, sono inossidabili nel tempo e costituscono indiscutibilmente delle nobili virtù. Parola di Claudio Di Blasio 

Certo un editore che si chiama ALI RIBELLI “dovrebbe” disporre necessariamente di un catalogo a forte componente aeronautica … in effetti non è proprio così: ci auguriamo che Claudio costituisca l’apripista per tanti altri autori e autrici che si uniranno a lui in un prossimo futuro rendendo questo editore uno dei pochi che si vanno ad aggiungere ai pochissimi che già si cimentano nella pubblicazione di volumi dalla forte componente aero/astronautica.

Certo l’idea di dare alle stampe una raccolta di racconti che hanno partecipato a RACCONTI TRA LE NUVOLE non è del tutto originale … e in questo senso ricordiamo una certa Rossana Cilli, altra vincitrice di RACCONTI TRA LE NUVOLE, altra scrittrice con l’insano vizietto della narrativa, che più di un anno orsono ha pubblicato: “Avevo tredici anni … e altri racconti” … ma questo non può che inorgoglirci. Un po’ di vana gloria concedetecela, e che diamine!? Significa che RACCONTI TRA LE NUVOLE giova gravemente alla salute della narrativa aeronautica italiana così trascurata dagli editori, così ignorata dai lettori e lettrici del nostro paese.

Dunque giusto merito anche a Claudio che, in piacevole compagnia di Rossana, costituisce la sparuta schiera dei nostri paladini, difensori e divulgatori della cultura aeronautica attraverso la narrativa.

A proposito dei racconti contenuti in questa antologia sappiate però che non vi anticiperemo granché … fatto salvo che sono assai variegati e collocati in diverse stagioni temporali: incontrerete grandi personaggi assurti alle pagine più prestigiose della storia dell’aviazione come pure anonimi piloti e pilote di aeroclub, piloti collaudatori che sfidano il cielo toccando lo spazio o diventano imprenditori di successo; leggerete storie strazianti che vorremmo non fossero mai accadute nella realtà oppure di donne speciali che costituiscono il simbolo vivente cui le giovani ragazze di oggi dovrebbero ispirarsi come esempio di caparbietà e di incommensurabile valore coniugato al femminile, altro che attricette improbabili, cantantucole sinuose o influenzer meteoriche. E questo solo per fornirvi una breve anticipazione.

L’immagine simbolo dell’eccidio che ha segnato in modo indelebile la storia centenaria della nostra Aeronautica Militare. Claudio Di Blasio ci narra nel toccante racconto “Eroi di pace” quella pagina terribile e lo fa a suo modo affinché venga conservata la memoria di quei martiri in divisa azzurra che furono barbaramente assassinati a Kindu durante una missione di pace, appunto, sotto l’egida dell’ONU (foto e ulteriori  informazioni in https://www.vocidihangar.it/w/leccidio-di-kindu/)

Viceversa non possiamo fare a meno di accennarvi brevemente al racconto di apertura che troviamo il più romantico in assoluto, il più toccante e intimo.

Il protagonista? Semplice: un Cessnino (come affettuosamente viene chiamato dai piloti il velivolo Cessna 150, compagno di scuola di moltissimi allievi piloti) che, in hangar, nel corso di una lunga notte, confessa i suoi sentimenti a un veterano dell’aria come il buon vecchio Stinson L5 Sentinel (altro velivolo storico che ha trainato i piloti di aliante italiani negli ultimi sessant’anni). Ebbene, udite udite, l’oggetto di questa confessione in punta d’ala è … una pilota! Si chiama Laura ed è un’allieva pilota dal fascino straripante sebbene non ostentato che, proprio a bordo di quel velivolo, intende compiere il suo lungo e accidentato percorso  addestrativo … ma lo farà  con la grazia, con la delicatezza che è prerogativa solo delle donne. Ed ecco allora che, a seguito delle parole confidenziali che la donna rivolge ogni volta alla sua macchina volante, il Cessnino si scioglierà in un brodo di giuggiole  (e noi con lui) tanto da accompagnarla amorevolmente prima al volo solista, poi all’esame per la licenza di volo e dopo nei suoi voli di allenamento periodici. Insomma un grande amore!

Della serie: chi l’ha detto che gli aeroplani non hanno un’anima e soprattutto un cuore? Chi l’ha detto che la sensualità femminile non sia capace di scuotere anche le lamiere e allentare i rivetti di un aeroplano navigato, anzi, volato come il nostro Cessnino?

Claudio Di Blasio, da noi interrogato sull’argomento, ha confessato che Laura non è mai esistita nella sua vita di pilota sportivo tuttavia, da vero gentiluomo qual è, non ci stupiremmo se ci avesse raccontato una piccolissima bugia, pur consapevole che forse gli sarà negato il Paradiso dei Carabinieri. Ne prendiamo atto e ciò nonostante auguriamo a qualunque aeroplano di poter volare a lungo con la propria Laura …

Un’anticipazione a parte merita invece lo splendido racconto collocato a mo’ di epilogo dell’antologia e che vede come protagonista una vera e propria icona vivente tutta italiana delle donne pilote: Fiorenza De Bernardi. E’ infatti costei “La donna con le ali” di cui parla Claudio accennando ad alcuni episodi della sua lunga esistenza che – lo ricordiamo – è stata la prima donna pilota commerciale nel nostro paese ed è giustamente Presidente onorario dell’ADA, Associazione Donne dell’Aria, organizzazione rigorosamente tutta al femminile con la quale ci fregiamo di collaborare  nell’organizzazione di RACCONTI TRA LE NUVOLE da alcune edizioni. Ebbene, proprio in occasione della cerimonia di premiazione della XII edizione del Premio letterario, il buon Claudio Di Blasio ha fatto dono alla Comandante Fiorenza di un’edizione speciale del suo racconto per il tramite della Presidente dell’ADA, l’adorabile Donatella Ricci.

Ecco lo scatto memorabile che testimonia la consegna da parte di Claudio a Donatella dell’esclusivissimo volume in carta pergamena, stampato in carattere generosi, con i loghi di ADA, VOCI DI HANGAR e HAG in chiaroscuro e rilegato in brossura con lettere dorate, esemplare unico da consegnare, a prezzo della sua stessa vita, alla Comandantissima Fiorenza De Bernardi. Incarico che dopo qualche mese la Presidente dell’ADA ha puntualmente ottemperato conferendo il prezioso plico (corredato da nastrino rosso con stampate delle candide nuvolette) nelle mani rugose ma ancora vigorose della Presidentissima onoraria dell’ADA, donna Fiorenza.(dalla pagina Facebook https://www.facebook.com/photo?fbid=1079231510657935&set=pcb.1079237473990672 del Premio letterario ove troverete la videocronaca semiseria della premiazione della XII edizione tenutasi il 6 ottobre 2024 in quel di Trento, Museo Caproni)

Enorme è stato lo stupore dell’autore nonché dei presenti quando nella sala convegni del Museo Caproni di Trento (ove si è tenuta l’iniziativa) si è diffusa la flebile eppure vigorosa voce di donna Fiorenza che ringraziava Claudio del singolare omaggio e nel mentre apparivano le immagine della sua casa-museo in cui vive, ormai inabile nel corpo a causa della sua veneranda età ma lucidissima nella mente e soprattutto nei ricordi. 

Una commozione indicibile che – ne siamo certi – immaginiamo vi attanaglierà durante la lettura di questo racconto che rende onore, seppure nella limitatezza di poche pagine, a una donna con la “D” maiuscola. Grazie, Claudio. Grazie, Donatella. Soprattutto grazie, Fiorenza.

In tema di donne e a proposito della copertina non possiamo invece che apprezzare il sapore vintage e il “profilo egizio” della protagonista ritratta in posa davanti al muso di aeroplano; per quanto riguarda  la IV di copertina è ineccepibile, segno tangibile di professionalità da parte del curatore/editore del volume.

In verità avremmo qualche riserva a proposito della dimensione del carattere di stampa che preferiremmo un po’ più generoso, a prova di vista da sessantenni … ma sarà per il prossimo volume della collana! O per la prossima ristampa di “Nuvole”. Che ne pensa signor ALI RIBELLI? Ci possiamo sperare?

La IV di copertina di “Nuvole” che, come nella migliore tradizione editoriale, riporta una illuminante sinossi del volume nonchè una breve biografia dellautore corredata da foto del medesimo con indosso il casco – è vero – ma con la visiera sollevata. Con grande gioia delle ammiratrici di Claudio Di Blasio

Di buona qualità la carta opaca non bianchissima utilizzata per le pagine nonché la consistenza della copertina (rigida ma non troppo); onestissimo il prezzo di copertina che nulla ha da invidiare ai volumi offerti da sedicenti piattaforme commerciali o di autopubblicazione, anzi … costituisce la chiara dimostrazione che un editore davvero onesto possa riuscire a pubblicare ottimi volumi (tipograficamente parlando) con un minimo di ritorno economico – si spera – per l’autore oltre che per sé senza nulla pretendere dall’autore, per l’appunto, diversamente da come molti editori “minori” hanno ormai l’abitudine vergognosa di praticare come politica aziendale.

In definitiva: una strenna natalizia che non può mancare sotto l’albero di chi, appassionato di aviazione, non ha avuto la costanza di acquistare le dodici antologie di RACCONTI TRA LE NUVOLE finora pubblicate, ovverosia un volume che non può mancare nella libreria di chi – come noi di VOCI DI HANGAR – ha spesso la testa tra le nuvole e, da oggi, anche dentro a “Nuvole”, l’ultimo libro di Claudio Di Blasio.

Buona lettura!

Ah, dimenticavo: comunicazione di servizio per Claudio. Attendo fiducioso l’identikit di Laura! O devo chiedere al Cessnino?






Recensione e didascalie della Redazione di VOCI DI HANGAR






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