XII edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole”
COMUNICATO STAMPA
nr 3 del 21 aprile 2024
L’HAG (Historical Aircraft Group) e VOCI DI HANGAR
sono lieti di annunciare che continua in un cielo sereno il volo della XII edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE. Nel frattempo continuano a giungere altri racconti mentre i giurati/e sono già all’opera nella loro preziosissima attività di valutazione.
Alla luce di quanto pervenuto alla Segreteria del Premio, cogliamo l’occasione per fare chiarezza su alcuni aspetti in merito ai quali alcuni autori/autrici ci hanno contattato o a proposito dei quali riteniamo che occorra spendere qualche ulteriore parola di chiarimento.
Affinché la lettura/valutazione dei testi avvenga agevolmente da parte dei giurati/e e al contempo l’operazione di correzione a opera dell’editore (prima di andare in stampa) sia ridotta al minimo, le composizioni devono essere fornite alla Segreteria in un formato dattilografico standard tipico di un testo elaborato a mezzo di un programma di videoscrittura generico come Word oppure Open Office.
Il bando di concorso indica chiaramente che per la stesura della composizione si dovrà preferire il font times new roman con corpo 14, tuttavia suggeriamo caldamente anche d’impostare:
– formattazione giustificato
– Interlinea a 1
– Sillabazione disattivata
– Margini normali
I racconti inviati dagli autori/autrici vengono inoltrati ai giurati/e senza alcuna manipolazione da parte della Segreteria e inoltre la grammatica/sintassi nonché l’impaginazione costituiscono un elemento di valutazione da parte della Giuria.
Un testo disordinato in termini dattilografici, con errori grammaticali, di battitura e di sintassi verrà penalizzato rispetto a quelli che verranno presentati con un aspetto tipografico curato, con punteggiatura corretta e privi di refusi. Ecco spiegato il motivo per cui esortiamo autori/autrici a cimentarsi in diverse riletture della propria composizione al fine di scongiurare un giudizio minato da questo elemento di valutazione.
Non pretendiamo che siate delle provette dattilografe o dei fenomeni della tastiera ma siate almeno in grado di fornire un testo facilmente leggibile. Che poi è la qualità che ogni autori/autore dovrebbe avere per affacciarsi a un mondo – quello letterario – in cui anche la veste grafica e di esposizione tipografica del testo ha la sua importanza, almeno agli occhi di un potenziale editore oltre che di un potenziale lettore/lettrice.
Scongiuriamo gli autori /autrici di NON inviarci composizioni secondo formati giornalistici oppure con margini strettissimi, font minuti o testi monolitici nella convinzione di ridurre in tal modo il numero di caratteri
Ricordiamo che il numero massimo di caratteri ammesso è di 32’400 (spazi inclusi) secondo il conteggio automatico del programma di videoscrittura. Si tratta di un numero di caratteri notevolissimo che viene adottato da ben pochi premi letterari e consente lo sviluppo di una trama articolata con un intreccio che è paragonabile a quella di un mini romanzo.
Qualora dovessero giungere alla Segreteria racconti che eccedono tale numero di caratteri – nostro malgrado – saremo costretti a non poterli accettare.
Premesso che il titolo del racconto dovrà essere evidenziato e staccato dal testo e che non dovrebbero essere presenti paragrafi o separazioni nette tra le varie parti della composizione (salvo che la trama non preveda diverse collocazioni temporali o ambientali), al fine di scongiurare errori di formattazione del racconto, suggeriamo agli autori/autrici di visitare la pagina:
presente nel grande hangar degli organizzatori VOCI DI HANGAR.
Poiché la valutazione della Giuria viene operata secondo il gusto personale e in tutta coscienza, tale valutazione è riservatissima e insindacabile. Pertanto, fatta salva la classifica finale, non verranno mai divulgate le singole valutazioni espresse dai suoi membri.
Anche se la partecipazione a RACCONTI TRA LE NUVOLE costituisce implicitamente un’occasione di crescita utile a diversi autori/autrici, siamo certi che non ce ne vorranno se, a causa, del cospicuo numero di membri della Giuria nonché i diversi parametri di valutazione che comportano un’attività di calcolo non facilmente esplicitabile a beneficio dei partecipanti, gli organizzatori del Premio non costituiscono gli interlocutori professionalmente preparati e qualificati per aiutare autori/autrici a migliorarsi sotto un profilo della manipolazione dell’intreccio o piuttosto nella gestione dei personaggi oppure nella scelta del tema adottato. Giusto per fornire degli esempi pratici. A quello sono riservati specifici corsi di scrittura creativa e RACCONTI TRA LE NUVOLE non è assolutamente questo.
Fermo restando il tema di fondo del Premio (costituito dal volo, il cielo e lo spazio), il tema suggerito non è tassativo né vincolante in termini di classifica.
A titolo di esempio possiamo affermare che se un’autrice volesse inviare un testo in tema aeronautico molto ben scritto, assai originale, particolarmente emozionale e dunque pubblicabile … beh, riceverebbe una valutazione eccellente rispetto a un altro racconto fornito da un’altra autrice che dovesse preferire il tema suggerito ma con un testo poco originale, con personaggi opachi e un intreccio debole.
Allo stesso modo gli autori/autrici che preferiranno il tema suggerito anziché quello generico avranno modo di esprimere comunque tutta la loro creatività scongiurando la possibilità di fornire alla Segreteria racconti molto simili tra loro.
Se è vero che nel mondo musicale sono solo sette le note disponibili (e dunque qualche assonanza è prevedibile), in quello letterario le combinazioni di lettere e quindi parole è ben più articolato. In altri termini siamo certi che, sebbene accomunati dallo stesso tema di base o tema suggerito che sia, i racconti che invieranno gli autori/autrici partecipanti al Premio saranno comunque variegati e multiformi … scongiurato perciò l’effetto “fotocopia”. E anche se si verificasse questa eventualità, ricordiamo ai partecipanti e alle partecipanti che la Giuria adotta un criterio di valutazione quale “originalità” del testo, dunque la selezione è assicurata comunque.
RACCONTI TRA LE NUVOLE non è un premio riservato ad addetti/e a vario titolo al mondo aero/spaziale, viceversa è aperto a qualunque categoria professionale, occupati/e e non, uomini e donne, giovani e meno giovani, ossia a chiunque sia dotato/a di fantasia, intuito, voglia di raccontare e intenda confrontarsi con altri autori/autrici impegnati nella scrittura creativa a tema aero/spaziale.
Certamente si tratta di un Premio di nicchia ma non esclusivo. Certamente più abbordabile per chi frequenta il mondo del volo, certamente un’occasione di crescita culturale (quella aero/spaziale) per chi non appartiene a quel mondo in quanto impegna autori/autrici in un’opera di ricerca, lettura ed elaborazione di testi specifici al termine delle quali la loro cultura aero/spaziale sarà inevitabilmente accresciuta. Che poi è lo scopo ultimo e malcelato del Premio …
E allora buona scrittura a tutti/e e per qualsiasi informazione:
XII edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole”
COMUNICATO STAMPA
nr 2 del 03 aprile 2024
L’HAG (Historical Aircraft Group) e VOCI DI HANGAR
sono lieti di annunciare che, dopo un mese dal giorno del decollo della XII edizione, sono già pervenuti alla Segreteria più di una dozzina di racconti. Ovviamente con grande gioia dei giurati/e per i quali si preannuncia una considerevole mole di letture appassionanti.
Appare evidente che alcuni autori/autrici avevano già provveduto a fissare su carta le loro intuizioni, le loro fantasie narrative giacché, al momento della pubblicazione del bando, hanno inviato il loro racconto ancora caldo di tastiera. Grazie a tutti loro.
Alla luce di quanto già pervenuto alla Segreteria del Premio, cogliamo l’occasione per fare chiarezza su alcuni aspetti in merito ai quali alcuni autori/autrici ci hanno contattato e chiesto delucidazioni. Eccone alcuni:
I requisiti fondamentali per la partecipazione a RACCONTI TRA LE NUVOLE sono semplicemente due: il racconto e il contenuto aero/astronautico.
Anche se blando, anche se di contorno alle vicende narrate, il volo, il cielo, lo spazio e tutto quanto si muove in queste dimensioni deve essere presente nel testo del racconto.
E’ ormai manifesto il desiderio di taluni autori/autrici di voler partecipare ma purtroppo, almeno in queste prime settimane, sono giunti alla Segreteria del Premio diverse composizioni che nulla avevano di aero/astronautico e dunque, nostro malgrado, non le abbiano potute accettare. Siamo certi quegli autori e quelle autrici siano caduti/e ingenuamente nell’equivoco e che non ce ne vorranno per l’inevitabile esclusione d’ufficio.
Nel caso di invio di due o più racconti occorre fornire alla Segreteria una Scheda di partecipazione debitamente compilata per ciascun racconto.
Non si tratta di un inutile formalismo in quanto detta scheda contiene implicitamente l’autocertificazione che il racconto inviato è:
a) inedito (al momento della partecipazione fino alla pubblicazione della classifica finale),
Con il termine inedito s’intende che il testo non è stato mai pubblicato su carta (libro, opuscolo, volantino, ecc) o anche nel mondo digitale, ossia nel web, nelle piattaforme di comunicazione sociale come Facebook, Instagram e similari, in blog personali o altrui gestiti, ossia in quegli spazi letterari virtuali ove qualcuno possa averlo letto materialmente.
E’ altrettanto evidente che stampare il racconto a mezzo della propria stampante casalinga al fine di provvedere a eventuali correzioni e riletture non farà perdere al racconto lo stato di inedito.
Ovviamente, qualora lo si facesse leggere a tutti i milleduecento residenti del proprio condominio oppure ai trecentocinquanta membri del circolo di burraco … lo stato di inedito potrebbe essere seriamente compromesso.
Insomma chi autografa la Scheda di partecipazione dichiara di aver letto il regolamento del Premio e di accettare le regole del gioco … perché, in fin dei conti, di un gran bel gioco si tratta. E così vorremmo che tutti i partecipanti al Premio lo interpretassero per quanto con delle regole feroci come in tutti i giochi che si rispettino.
b) frutto dell’ingegno letterario del suo autore/autrice
Non è consentito l’invio di testi rimaneggiati o comunque rielaborati più o meno profondamente a cura del medesimo autore/autrice se presentati in altre edizioni del Premio.
Contrariamente ad altri sedicenti Premi letterari, la Segreteria e i giurati/e di RACCONTI TRA LE NUVOLE leggono tutti i racconti inviati loro e benché il numero complessivo dei testi valutati nelle varie edizioni abbia superato abbondantemente diverse centinaia, difficilmente sfugge loro un testo muffato o camuffato.
c) frutto dell’inventiva umana, ossia non è stato utilizzato alcun programma di elaborazione testi automatizzato o, come si preferisce specificare da qualche tempo a questa parte, che non si è ricorsi all’uso della “intelligenza artificiale”.
Il tema suggerito nel corso di questa edizione
la preziosissima opera di recupero, ricostruzione, restauro e mantenimento in condizioni di volo di aeromobili storici svolta al fine di conservare esempi concreti della storia dell’Aviazione mondiale. E questo tra difficoltà tecniche e burocratiche, problemi logistici e familiari, vicissitudini e disavventure varie
non deve essere ritenuto limitante per gli autori/autrici che non siano degli addetti alle attività aero/astronautiche, ossia il tema suggerito non è rivolto ai soli audaci praticanti del restauro aeronautico come alcuni membri dell’HAG e di associazioni similari (GAVS o CAP per citarne alcune più famose) o infine a coloro che si cimentano con la costruzione o ricostruzione di aeromobili nel loro garage. Niente affatto.
Nella narrativa aeronautica il tema del restauro e del recupero di macchine volanti è da sempre presente giacché si tratta di un’attività che viene praticata realmente in modo proporzionale all’attività di volo e dunque se numerosissimi sono i romanzi imperniati su ardite imprese aviatorie oppure estenuanti combattimenti aerei è pur vero che esistono diversi volumi incentrati proprio sull’opera di recupero e mantenimento in attività della macchine volanti più disparate.
Ci viene in mente giusto un romanzo che costituisce una sorta di esempio emblematico: “Il cane e l’arte del volo a vela” di Maurizio Landi di cui potrete leggere la recensione all’indirizzo:
Per inciso Maurizio Landi ha partecipato ad alcune edizioni di RACCONTI TRA LE NUVOLE con risultati davvero notevolissimi.
Ebbene questo volume testimonia come il restauro di un vecchio aliante si possa trasformare in un mirabile tappeto narrativo su cui dipanare la trama e muovere i vari personaggi. Leggere per credere.
Certi di aver fatto cosa utile e diversi autori/autrici assillati da dubbi e riserve, vi invitiamo a raccogliere la sfida di un racconto aeronautico e dunque partecipare a RACCONTI TRA LE NUVOLE. Avete tempo ancora circa due mesi, ampiamente sufficienti per provvedere a ricerche, scritture e riletture e infine inviarci il vostro racconto tra le nuvole!
A tutti i nostri e le nostre ospiti nonché ai nostri graditi visitatori e alle nostre gradite visitatrici giunga il sincero augurio di una serena Pasqua e di una piacevole primavera.
Che sia davvero un’occasione di rinascita …
La Redazione di VOCI DI HANGAR
Foto dell’operatore antincendio Luca Carloni (aeroporto di Rieti la vigilia di Pasqua 2024)
Ci sono autrici/autori che sarebbero capaci di rendere avvincente le istruzioni per la preparazione dei cotechini precotti, oppure sarebbero capaci di costruire un romanzo attorno alle varigate vicicissitudini di un cespo di lattuga … ebbene Rossana Cilli appartiene alla schiera di quel genere di autrici/autori. Beninteso, non che la scrittrice romana si sia mai cimentata con quel tipo di istruzioni o abbia mai dedicato troppe attenzioni a quel tipo di vegetale … tuttavia le sue indiscutibili capacità narrative sono tante e tali che sarebbe certo difficile sottolinearle tutte.
Dopo aver letto le prime righe di “Verso Nord” di Rossana Cilli, siamo certi che si delinerà nella vostra mente la stessa visione paradisiaca che si potrebbe avere abitualmente dall’oblò di un velivolo commerciale (come in questo bellissimo scatto) … ma attenzione: è solo un subdolo artificio narrativo perchè all’interno della cabina passeggeri si sta per scatenare letteralmente l’inferno. Leggere per credere! (foto proveniente da www.flickr.com)
Ma chi è costei? Ebbene avete presente la X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE? La vincitrice! Proprio lei … che, celata dietro l’anonimato garantito dal regolamento, ha partecipato per la prima volta al Premio e … lo ha vinto con un racconto assolutamente avvincente – perdonate il gioco di parole – sebbene ambientato a bordo di un velivolo commerciale con passeggeri apparentemente normali e con ai comandi un pilota pure lui apparentemente normale.
A questo punto perché – vi starete domandando – citare “Verso Nord”, il racconto che apre inevitabilmente l’antologia della X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE? Semplice: perché sull’onda dei successi mietuti nel corso di questi ultimi anni e di diverse partecipazione a diversi premi letterari che prevedevano la formula del racconto, l’autrice si è decisa – finalmente, diciamo noi – a raccogliere questi cammei del suo genio letterario e a regalarceli sotto forma di antologia personale.
E si tratta di un regalo nel vero senso della parola perché la pubblicazione è avvenuta a ridosso delle festività natalizie del 2023 tanto che ci siamo trovati letteralmente sotto l’albero di Natale il volume oggetto di questa recensione. E se non era la prima copia stampate, beh … probabilmente la seconda.
La IV di copertina dell’ottima raccolta di racconti di Rossana Cilli che, a causa della sua partecipazione a premi letterari aventi come formula narrativa ammessa il racconto, si è cimentata suo malgrado in questa soluzione letteraria … e il risultato è decisamente all’altezza dei suoi migliori romanzi. La speranza è che perseveri in questa scelta. I premi letterari ringraziano, primo fra tutti il nostro RACCONTI TRA LE NUVOLE.
Dicevamo: un regalo che, da lettori, abbiamo apprezzato moltissimo perché ci conferma – se mai ce ne fosse stato motivo – che Rossana Cilli è davvero capacissima di scrivere le istruzioni di cui sopra e il romanzo sull’insalata sempre di cui sopra.
Ma se grande è stata la gioia di leggere nuovamente il racconto vincitore (a distanza di due anni il testo ha assunto un sapore stagionato come nella migliore tradizione casearia), ci ha recato ancor più grande soddisfazione leggere il racconto partecipante alla XI edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE intitolato: “Le perle risaltano sul nero” (classificatosi in XV posizione) e infine l’inedito “Un favore per Giulietta”.
Il resto del volume – ahinoi – contiene altri racconti ugualmente ottimi, alcuni più brevi, taluni più lunghi ma aventi i temi più disparati e purtroppo non aeronautici … ecco spiegato perchè non ne parleremo granchè sebbene non possiamo fare a meno di citare, ad esempio, lo splendido: “Buongiorno buona gente” con il suo sapore natalizio e francescano che apre strategicamente l’antologia oppure il racconto dichiaramente autobiografico “Avevo tredici anni” che chiude l’antologia oltre che darle il titolo.
Anche se il titolo del racconto “Verso Nord” lascia presagire il sorvolo delle desolate lande polari, ci piace pensare che il decollo (qui ottimamente immortalato) sia avvenuto da uno di quei paesi caldi come il nostro in cui chi ci vive è sempre all’affannosa ricerca di qualcosa di completamente diverso (come le regioni polari, appunto) e magari raggiungibile a titolo gratuito … che poi è proprio l’aspetto vieppiù allettante su cui si basa l’invenzione di questo volo/viaggio. E’ la trappola perfetta in cui vengono incastrati inesorabilmente uno ad uno i protagonisti del racconto (foto proveniente da www.flickr.com)
A proposito di Rossana Cilli, come detto, non occorre aggiungere altro se non quanto già presente nel nostro hangar, ossia una spassosissima intervista che ci ha rilasciato nel settembre 2022. Viceversa, a prosposito del racconto “Verso Nord“, non aggiungeremo niente di più di quanto riassunto brevemente dalla stessa autrice:
Racconto dalla struttura narrativa drammatica, narra la lotta interiore di un comandante, che stanco di sopportare e vedere quanta indifferenza, quanto egoismo e quanto opportunismo pervadono la vita umana, decide di esternare in modo tanto doloroso quanto risolutivo, tutta la sua amarezza a dei particolari passeggeri durante il volo che li staconducendo verso le terre del Nord.
Il suo operato, sia pure in un modo del tutto imprevisto da lui, sarà di monito e insegnamento per questo eterogeneo gruppo di persone senza nulla in comune se non il proprio egoismo.E alla fine una luce apparirà in fondo al tunnel.
Un testo che – ci permettiamo di aggiungere – farà storcere qualche pelo del naso di alcuni piloti commerciali per l’inattendibilità di talune situazioni o la scarsa verosimiglianza di altre invenzioni narrative tuttavia, alla luce di quanto accaduto relativamente alla vicenda che vide il suicidio di un giovane pilota della German Wings con il conseguente omicidio di tutti i suoi passeggeri, la trama assume assoluta attendibilità e, ad ogni modo, riteniamo che non venga compromessa la famosa “sospensione d’incredulità”, ossia il tacito patto di complicità che s’instaura tra il lettore e la scrittrice. Salvo che il lettore non sia un addetto ai lavori, anzi alla cabina di pilotaggio.
Dunque un racconto questo che, al di là dell’ambientazione squisitamente aeronautica, appartiene alla gloriosa schiera di racconti/romanzi thriller/gialli di cui Agatha Christie è sicuramente la “regina del crimine” o “regina del mistero” e alla quale l’italianissima Rossana Cilli fa di certo l’occhiolino senza per questo emularla.
Di ben altro tenore è invece il racconto “Le perle risaltano sul nero” targato 2023 che – come già ricordato – ha partecipato alla XI edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE. Anche in questo caso ci rimettiamo alla sinossi che l’autrice ha fornito alla Segreteria del Premio come requisito di partecipazione. Ebbene:
Un giorno lontano del secolo scorso, il Presidente Kennedy decise che un uomo (non una donna) presto sarebbe stato mandato sulla Luna. Da quel momento migliaia di uomini si dedicarono a quel progetto ambizioso, sì, migliaia di uomini … e tre donne. Questa è la loro storia, ed è anche la storia di un percorso che arriva fino alla nostra Samantha (Cristoforetti, NdR).
Un percorso di ingiustizie e riscatti, ancora incompleto, ma avviato. E che forse, tra poco, la porterà davvero una donna sulla Luna. Anche se a noi basterebbe che la portasse a essere semplicemente una “persona capace di” tra persone capaci di: eroi ed eroine di domani (dell’ordinario e dello straordinario) mossi solo dal desiderio di essere considerati non un genere ma un complemento essenziale nel genere, qualsiasi esso sia.
Uno dei fotogrammi emblematici della pellicola cinematografica “Il diritto di contare” in cui la protagonista principale Elisabeth sale sulla scala per calcolare con disinvoltura la traiettoria di rientro della navicella della Missione Gemini su un’immensa lavagna. La scena rende l’idea della rusticità della tecnoclogia dell’epoca e anche le sorprendenti capacità della protagonista per nulla impaurita dall’altezza e men che meno dalla complessità dei calcoli. Ovviamente con grande stupore degli ingegneri presenti (foto proveniente da www.flickr,com)
In effetti in questo racconto la fanno da protagoniste la corsa allo spazio e le donne che hanno contribuito alla sua conquista, ma anche e soprattutto la segregazione razziale che ancora imperversava nel corso degli anni ’60 negli Stati Uniti e, non ultimo, l’ottusità maschilista che riservava alle donne ruoli marginali nella società statunitense, ivi compresa, in un ente all’avanguardia tecnologica come la NASA. Questo in un paese che – lo ricordiamo – faceva della democrazia uno dei suoi vessilli da sbandierare di fronte alla comunità internazionale e che oggi, dimentico del suo recentissimo passato, ostenta e anzi si vanta di aver conseguito la parità di genere.
Il primo piano dell’autrice affiancata dalla copertina del volume nella versione in lingua inglese. Anche in questo caso dobbiamo rendere merito all’editore che, per l’edizione italiana, ha operato una scelta assai più felice sebbene prevedibile, evitandoci di avere tra le mani (e poi in biblioteca) un volume che nella sua veste originale, troviamo onestamente piuttosto anonimo se non addirittura squallido (foto proveniente da www.flickr.com)
Dunque un racconto che ha colto in pieno il tema dell’astronautica al femminile (era appunto il tema suggerito di quella edizione) sebbene a una prima lettura la Segreteria del Premio ha letteralmente tremato tanto da meditare – ma solo per un istante – di non accettare il testo in quanto non originale. Perché? Semplice: il contenuto riprende molto molto (forse anche troppo) da vicino il film hollywooddiano e, prima ancora, il romanzo-inchiesta “Hidden figures” della scrittrice statunitense afro-americana Margot Lee Shetterly di cui la pellicola è l’adattamento cinematografico. Le protagoniste?
Anzitutto Katherine Johnson, matematica fenomenale della NASA, che calcolò le traiettorie delle navicelle spaziali per il Programma Mercury e la missione Apollo 11; poi Dorothy Vaughan, la prima supervisore afroamericana capace di programmare (e far funzionare davvero) il primo enorme computer IBM installato alla NASA; infine Mary Jackson, aspirante ingegnere che diverrà la prima ingegnere donna statunitense afroamericana. Tutte e tre lavoravano alla West Area Computers del Langley Research Center di Hampton dove svolgevano inizialmente il compito di “donne calcolatrici” e a partire dal quale segneranno in modo indelebile, ciascuna a proprio modo, la storia della NASA e delle missioni spaziali statunitensi.
In definitiva un film che merita sicuramente di essere visionato mentre, per quanto riguarda il volume, saremo crudelmente sinceri: un mattone ripetitivo, dispersivo e in molti punti addirittura noioso che – a seguito di minacce inenarrabili – la stessa Rossana Cilli ha recensito spontaneamente a beneficio dei visitatori del nostro hangar … non fosse altro per dare lustro alle tre protagoniste piuttosto che all’autrice statunitense la quale ha verosimilmente ammucchiato in modo discutibile una serie infinita di vicende collaterali, informazioni e dettagli inutili rispetto al flusso narrativo principale. Dunque appuntamento all’angolo del nostro hangar per la mirabile recensione di “Hidden figures – Il diritto di contare“.
Le “donne calcolatrici” furono fondamentali per le prime missioni spaziali statunitensi e questo scatto ha consegnato alla storia dell’astronautica il loro preziosissimo contributo. Il racconto di Rossana Cilli pone l’attenzione su di loro svolgendo una lodevole opera divulgativa a beneficio di chi, come noi, era del tutto ignaro della loro esistenza. Della serie: quando la narrativa si trasforma davvero in un’operazione dall’alto contenuto culturale (foto proveniente da www.flickr.com)
Dicevamo perciò che il racconto “Le perle risaltano sul nero” ha il merito di divulgare un episodio della storia aerospaziale sicuramente degno di nota e che anche noi – nostra colpa – ignoravamo clamorosamente. Lode dunque a Rossana Cilli che ha sanato questa grave carenza veicolando con il suo testo una vicenda dai molti risvolti e dalle numerose chiavi di lettura sacrificandone però l’originalità. Lode comunque alla divulgazione storica. Sempre.
E veniamo al terzo racconto a tema aeronautico intitolato “Un favore per Giulietta” che la giuria ha valutato appena meno meritevole del precedente di accedere alla finale del Premio e quindi alla stampa nell’ambito dell’antologia 2023.
Si tratta di un racconto molto al femminile in cui si tocca con la delicatezza (tipica dell’autrice) il tema dell’aviazione missionaria, ossia di tutta quella serie di iniziative a carattere umanitario che, a mezzo delle macchine volanti, consentono a medici/infermieri di raggiungere gli angoli più remoti e irraggiungibili del nostro pianeta, nello specifico l’Africa Centrale, per prestare cure sanitarie a chi non potrebbe mai ottenerle e che, purtroppo, può confidare al massimo nelle capacità pseudo mediche di qualche stregone locale, o magari di qualche donna-medicina che pratica l’arte delle terapie naturali e conosce le capacità fitoterapeutiche miracolose delle piante selvatiche autoctone.
Il panorama che – immaginiamo – avrebbero potuto osservare i due protagonisti del racconto “Un favore per Giulietta” e che, grazie alla mirabile narrazione dell’autrice si concretizzerà come per magia anche nella nostra mente (foto proveniente da www.flickr,com)
Così l’autrice sintetizza la sua fatica letteraria:
L’etoile di uno dei più grandi teatri al mondo, un bravo impresario, un chirurgo dal cuore grande e con la passione per il volo, un piccolo aeroplano che sembra “fatto di carta”, la dedizione a problematiche lontane e quasi sconosciute, e l’amore, sono gli ingredienti di questo racconto. Ma cosa c’entra un’eterea creatura, che a suo modo vola nell’aria fra passi di danza lievi e senza peso, con un mondo di motori e con un luogo del tutto diverso dal suo? Ce lo spiega la storia di Giulietta: la danzatrice che aveva paura di volare.
Dopo una sinossi d’autore come questa, anzi, d’autrice come questa, non ci permettiamo di aggiungere altro a proposito dei testi aeronautici che ci ha regalato la “nostra” scrittrice appassionata anche di aero/astro-nautica … semmai rimane il rammarico che questa raccolta non sia composta di soli racconti a tema aeronautico … ma è risaputo: nessuna è perfetta, neanche l’eccellente Rossana Cilli … semplicemente perchè non si è cimentata unicamente con la narrativa aeronautica ma si è concessa anche degli sconfinamenti in altri cieli limitrofi, anzi, a dirla seriamente, purtroppo solo di recente la gentildonna ha scritto di aviazione e di spazio … ma in futuro avrà modo di redimersi – ne siamo certi – per imboccare la retta via.
A parte gli scherzi, la poliedricità dei temi toccati dall’autrice nell’ambito della sua prima raccolta di racconti conferma inequivocabilmente la tesi da noi sostenuta all’inizio della presente recensione e la rende una di quelle autrici da seguire da presso perchè in futuro ci regalerà sicuramente romanzi/racconti di notevole caratura. Insomma, della serie: minaccia bene!
La copertina della versione italiana del volume “Hidden figures” mostra le tre protagoniste mentre si muovono con passo sicuro su un pavimento ove è riprodotto il logo della NASA con lo sfondo di un colossale razzo vettore (forse il Titan utilizzato per le Missioni Gemini o il glorioso Saturno 5 delle Missioni Apollo). Ovviamente si tratta delle tre attrici che nel fim impersonano le tre eroine afroamericane del volume di Margot Lee Shetterly. E’ singolare come il titolo in italiano del romanzo sia ben superiore per originalità e pertinenza a quello in lingua inglese ed è ugualmente singolare che l’adattamento cinematografico operato dagli sceneggiatori di Hollywood sia decisamente migliore del romanzo da cui è tratto giacchè usualmente accade il contrario, ossia che che la sceneggiatura stravolga in peggio il testo letterario. Per “Il diritto di contare” è più che mai verosimile (foto proveniente da www.flickr.com).
Avremmo voluto ospitare nel nostro hangar il racconto “Un favore per Giulietta” giacchè, a norma di regolamento di RACCONTI TRA LE NUVOLE, potremmo renderlo fruibile ai nostri visitatori, tuttavia ci sembrerebbe un torto nei confronti dell’autrice e del racconto medesimo giacchè ha avuto la fortuna – a differenza degli altri racconti nostri ospiti – di godere di pubblicazione … dunque non possiamo che rimandarvi all’acquisto della raccolta “Avevo tredici anni … e altri racconti”, certi che sarà per voi un’ottima lettura, davanti al camino come pure sotto l’ombrellone giacchè capace di fornirvi indifferentemente il calore o la freschezza utili allo scopo.
Giunti a questo punto, una recensione che si rispetti dovrebbe fornire le inevitabili informazioni riguardo il libro in quanto prodotto tipografico, ossia copertina, qualità di stampa, colore e consistenza della carta, cura dell’impaginazione ecc ecc … ebbene vi risparmiamo dettagli imbarazzanti che nuocerebbero inutilmente all’autostima e soprattutto all’indiscutibile talento letterario dell’autrice … ciò nostante non possiamo esimerci dallo stigmatizzare come la stampa ad opera di un colosso delle vendite on-line di libri (e non solo) come la piattaforma Amazon non costituisca automaticamente la scelta tipografica migliore. In altri termini: chi vende libri e ha nel proprio catalogo decine di migliaia di volumi non necessariamente è in grado di stamparli alla stregua di quegli editori che ne curano maniacalmente l’estetica tipografica oltre che i contenuti, la distribuzione nonchè la promozione.
Allo stesso modo affidarsi a un’associazione culturale come Amarganta in veste di editore non comporta automaticamente il supporto logistico che una scrittrice di notevole caratura come la “nostra” Rossana Cilli meriterebbe e che un editore di calibro nazionale riuscirebbe a offrire d’ufficio.
Vi risparmiamo perciò gli svarioni tipografici che hanno minato le prime copie di questo volume e ci limiteremo a sottolineare che ora il libro è sufficientemente fruibile sebbene – per contenuti e valore intrinseco – meriterebbe una seconda edizione con una nuova veste editoriale e realizzata da un editore dalle grandi potenzialità. Che poi è la sorte che è capitata già a diversi autori che abbiamo avuto la fortuna e il privilegio di recensire in passato, non ultimo il talentuosissimo Alessandro Soldati con il suo “In un cielo di guai” che, nostro malgrado, abbiamo recensito due volte proprio a causa delle due edizioni in cui si è reso disponibile, la prima della quale in un discutibile regime di autopubblicazione a mezzo di Amazon mentre la seconda – assolutamente ineccepibile – a cura di Cartabianca. Ed è stato tutto un altro leggere o semplicemente sfogliare di pagine.
Ci auguriamo che ad “Avevo tredici anni … e altri racconti” accada qualcosa di simile. Editori … al vostro buon cuore!
Recensione e didascalie della Redazione di VOCI DI HANGAR
XII edizione – 2024, Premio letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE”
COMUNICATO STAMPA
nr 1 del 01 marzo 2024
E’ appena decollata la XII edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE, il premio letterario organizzato dall’associazione di velivoli storici HAG– Historical Aircraft Group, e dal sito di letteratura aeronautica VOCI di HANGAR con la collaborazione della rivista VFR AVIATION e della FISA – Fondazione Internazionale per lo sviluppo aeronautico.
L’edizione 2024, conferma il sostegno economico di VR MEDICAL, azienda farmaceutica che ha sviluppato dei prodotti per il trattamento non chirurgico dell’artrosi, fratture ossee, tendiniti e neuropatie, oltre alla salute della donna. Per ultimo ha anche cura della nuova letteratura aeronautica italiana.
Inoltre è con malcelata soddisfazione che gli organizzatori hanno il piacere di annunciare che la XII edizione del Premio vede rinnovato e anzi consolidato il preziosissimo sostegno offerto dall’ADA – Associazione Donne dell’Aria che, in virtù del medesimo scopo istituzionale (la diffusione della cultura aeronautica nel nostro Paese), ha aderito con costruttivo entusiasmo nel sostenere ancora una volta l’iniziativa culturale alla base del Premio.
E’ un’azienda dinamica operante nell’ambito della salute. Nata dalla scissione di un ramo di azienda della Vita Research, VR Medical è un azienda specializzata nelle terapie per il sistema muscolo-scheletrico e produce prodotti per il trattamento non chirurgico dell’artrosi, fratture ossee, tendiniti e neuropatie. VR Medical è altresì specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti per la salute della donna, con una linea di prodotti ginecologici per il trattamento osteopenia e osteoporosi, sindrome dell’ovaio policistico e cistite. VR Medical collabora con ricercatori universitari e centri di ricerca, e vanta un team di professionisti altamente qualificati che lavorano quotidianamente per offrire ai medici e pazienti prodotti innovativi per la salute e terapie all’avanguardia
RACCONTI TRA LE NUVOLE rimane un premio letterario a tema squisitamente aero/astro-nautico e aperto solo e unicamente ai racconti; dunque racconti di volo, di cielo, di piloti, cosmonaute, insetti, nuvole e ogni altra entità organica e inorganica purché appartenente alla dimensione aerea e spaziale. Aviazione, spazio, viaggi interstellari, e tutto quanto voli, dentro e fuori l’atmosfera terrestre.
Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, gli organizzatori del Premio hanno definito un tema suggerito che, in occasione del ventennale della fondazione dell’HAG – Historical Aircraf Group, è stato così definito:
“la preziosissima opera di recupero, ricostruzione, restauro e mantenimento in condizioni di volo di aeromobili storici svolta al fine di conservare esempi concreti della storia dell’Aviazione mondiale. E questo tra difficoltà tecniche e burocratiche, problemi logistici e familiari, vicissitudini e disavventure varie.
L’associazione, composta da soli membri di sesso femminile, è apartitica e apolitica nonché senza fini di lucro. Si prefigge, tra le altre, di divulgare la cultura aeronautica e, ovviamente, è destinata a coinvolgere le donne che fanno parte della famiglia aeronautica. Già nell’edizione 2023 ha fornito il suo sostegno al Premio attribuendo il “Premio speciale ADA” e fornendo ben quattro giurate scelte tra le associate, Presidente compreso.
In effetti il tema suggerito è stato sfiorato in numerosi racconti nel corso delle precedenti edizioni, statisticamente sin dalla composizione vincitrice della I edizione che vedeva il protagonista impegnato nel restauro di un vecchio velivolo anfibio sebbene sorvegliato da un gabbiano assai singolare; non più tardi dell’ultima edizione in un racconto finalista la protagonista era alle prese con una presenza metafisica in officina, mentre era intenta nella manutenzione del proprio aeroplano. E come poi dimenticare un altro racconto vincitore in cui, grazie al paziente restauro di un vecchio biplano italiano, alcuni studenti d’ingegneria riescono a involarsi e a sorvolare la Cortina di ferro per guadagnare l’agognata libertà?
Dunque un tema sentito e sperimentato e che ora, complice l’anniversario, trova giusta enfasi.
L’associazione italiana che promuove lo sviluppo, la diffusione e l’approfondimento di tutte quelle tematiche inerenti il patrimonio culturale e tecnologico che gli aeromobili rappresentano. Un gruppo di piloti o semplici sostenitori simpatizzanti che si prefiggono di cercare, valorizzare e restaurare in condizioni di volo aeromobili storici. Il 2024 è un anno particolarmente significativo per l’associazione giacchè ricorre il ventennale dalla sua fondazione
Ovviamente i racconti che conterranno riferimenti al tema suggerito godranno di una valutazione preferenziale da parte della giuria: maggiore la qualità e l’originalità dei riferimenti al tema suggerito presenti nel testo, più generosa sarà la valutazione da parte della giuria. Pur tuttavia – lo ricordiamo – rimane il tema generico aero/astro-nautico che è il cardine attorno al quale ruota il Premio.
Ricordiamo inoltre che anche quest’anno il regolamento prevede la fornitura di una fotografia dell’autore/autrice. Al fine di dare un volto al loro nome e cognome, lo scatto verrà utilizzato nella pagina web del Premio e di VOCI DI HANGAR. Preferenzialmente dovrà essere a colori e dovrà ritrarre in primo piano l’autore/autrice benché uno “sfondo aeronautico” non verrà certo disdegnato.
VFR Aviation ogni mese ti porta in quota con informazioni, notizie, tecnica, curiosità su tutto ciò che vola. Che pesi pochi grammi o qualche tonnellata, voli a poche decine di metri da terra o nella stratosfera, sia costruito in catena di montaggio o in un garage, abbia volato un secolo fa o da poche ore. Aerei e piloti su VFR Aviation sono in edicola o a portata di click, perché la passione per il volo non si spegne quando le ruote toccano terra.
Rimangono inalterate:
partecipazione rigorosamente gratuita,
giuria prestigiosa e anonima fino alla dichiarazione dei vincitori
pubblicazione gratuita dei racconti finalisti nell’antologia del Premio edita dall’editore LOGISMA,
volo gratuito a bordo di un velivolo monomotore HAG,
pubblicazione dei racconti non vincitori nel sito VOCI di HANGAR, targhe e diplomi di partecipazione.
il “premio speciale VR MEDICAL” che verrà attribuito al racconto più meritevole secondo il giudizio insindacabile dell’amministratore dell’azienda.
il “premio speciale ADA” che verrà attribuito – come già avvenuto nella precedente edizione – da apposita giuria composta da sole associate ADA al racconto in linea con il tema suggerito ma declinato – ed ecco la novità sostanziale di questa XII edizione – al femminile, ossia in cui la protagonista principale e l’autrice saranno entrambi di sesso femminile.
FISA – Fondazione Internazionale per lo Sviluppo Aeronautico. E’ un’associazione che promuove la disciplina sportiva e ricreativa del volo con particolare riguardo al Volo a Vela come strumento di educazione e formazione personale e sociale
La vera grandissima novità della XII edizione è che RACCONTI TRA LE NUVOLE raddoppia: da un lato la “sezione Aquile”, costituita idealmente dagli autori/autrici di età a partire dagli undici anni in poi e dall’altra la “sezione Pulcini” riservata invece ai giovanissimi autori/autrici con età compresa tra gli otto e i dieci anni, ossia in età scolare tipica del IV e V anno delle scuole primarie.
In altri termini: alla prima sezione è dedicato il corpo principale del Premio, alla seconda è riservata una nuova branca con una propria giuria, un bando semplificato e premi adeguati ai partecipanti … ma avremo occasione di riparlarne nel prossimo comunicato giacché la “sezione Pulcini” partirà il 01 settembre 2024.
L’altra novità di questa edizione è la data/luogo della premiazione che è fissata fin d’ora in domenica 6 ottobre presso il Museo Caproni di Trento, Aeroporto di Gianni Caproni dove, non solo autori/autrici verranno premiati ma potranno conoscersi di persona e fraternizzare, non ultimo, visitare anche il celebre Museo dell’Aviazione.
E’ un editore con una valida collana a carattere aeronautico nella quale vicende moderne e più lontane nel tempo si alternano. Si è occupata della stampa e della diffusione dell’antologia del Premio.
Ultimissima novità della XII edizione è l’inserimento di diritto nella giuria del Premio del vincitore/vincitrice di tre edizioni abbinato alla facoltà di fornire un testo fuori concorso da pubblicare come valore aggiunto ai 20 racconti che abitualmente costituiscono l’antologia del Premio.
Concludiamo questo primo comunicato con un’ultima nota a margine.
Alla luce dei recenti accadimenti giapponesi in cui un’autrice vincitrice di un premio letterario ha confessato di aver fatto uso di apposito software di generazioni testi narrativi basato sull’intelligenza artificiale, il regolamento della XII edizione prevede il divieto assoluto di uso di simili prodotti informatici giacché i testi forniti dovranno essere il frutto del solo genio creativo di autori/autrici in carne e ossa sebbene supportati da ricerche storico/bibliografiche praticate anche a mezzo di supporti informatici come motori di ricerca, siti web, ecc ecc.
A questo punto vi preghiamo di rompere gli indugi perché l’atterraggio della XII edizione – 2024 di RACCONTI TRA LE NUVOLE è prevista per il 31 maggio mentre per il 1 agosto è fissata la divulgazione dei nomi dei 20 finalisti. Viceversa, per quanto riguarda la classifica finale e proclamazione del vincitore, occorrerà invece attendere fino al 1 settembre.
E ora … scaldate i motori e … di corsa a scrivere!