titolo: Ali e poltrone
autore: Giuseppe D’Avanzo
editore: Ciarrapico editore
anno di pubblicazione: 1976
ISBN: non disponibile
Ecco il libro dei libri.
Per quanto riguarda la storia della nostra aviazione, questo libro, alto più di tre dita e parecchio pesante, contiene ogni passo di un lungo cammino, dagli albori del 1900 e anche da prima, fino alla fine degli anni 70. Dentro c’è la storia di tanti personaggi, la storia di tanti mezzi aerei, dal pallone libero, al dirigibile, ai primi aerei ed idrovolanti fino ai jet dei giorni nostri. Ci sono avvenimenti di cui nessuno di noi ha mai sentito parlare, ma che hanno portato a decisioni cruciali che hanno determinato gli sviluppi di cui siamo invece bene a conoscenza. Anche quelli che riguardano le guerre, la prima e la seconda, e al loro esito.
D’Avanzo non racconta semplicemente la sua versione dei fatti. Il libro è pieno zeppo di documenti e fotografie, tabelle, resoconti, decreti, organici, etc.
Per un appassionato di storia, questo libro è una miniera.
Vi sono riportati fatti, riunioni, discussioni, manovre politiche, decisioni, litigi e avvenimenti, non sempre emblematici, che hanno piegato il corso della storia, non sempre nella migliore maniera per raggiungere gli obiettivi più ottimali. Anzi.
Il mio collega Alfredo Stinellis, l’autore del libro “Storia di un aeroporto”, nel consigliarmi questo libro, mi disse una frase che non ho più dimenticato: “Leggendo qua e là, in alcune parti, ci sono discussioni e litigi che mi sembra di sentire echeggiare per le sale e i corridoi del Ministero dell’Aeronautica”.
Confermo. A volte pare proprio di sentirle quelle urla, quelle voci, nei locali del Ministero.
Il Ministero lo conosco molto bene. Ci ho fatto servizio per nove anni, conosco quei locali e alla mia epoca ho assistito anche a certi tipi di discussioni.
Dalle pagine del libro sembra di sentire uscire le voci di tanti, ufficiali, gerarchi o politici che in quei locali hanno determinato la storia, nel bene e nel male.
Ma naturalmente l’autore non parla soltanto del Ministero. Parla di tutto il teatro immenso dove si è svolta la storia, il Mediterraneo, l’Africa, orientale ed occidentale, l’Europa, L’America … il mondo intero.
Ora voglio aggiungere un’aspetto importante.
D’Avanzo ha un modo suo di scrivere. Le sue frasi sono lunghe, a volte lunghissime. Spesso bisogna tornare indietro per rivedere l’inizio della frase allo scopo di comprendere il resto. Sa usare la punteggiatura, ma non la usa se non è strettamente necessario. Diciamo che un libro di queste dimensioni, dove si è costretti a rileggere le frasi più di una volta per capirle, dovrebbe essere pesante. Invece no. Non è mai pesante. Gli avvenimenti che riporta sono talmente avvincenti che tutto diventa leggero. E’ un piacere leggerlo.
Noi conosciamo solo alcuni pezzi della nostra storia aeronautica, quelli che più hanno stimolato la nostra attenzione perché messi in rilievo dai media. Ebbene, qui troviamo la loro genesi. Finalmente possiamo sapere perché le cose sono andate così.
Per chi non sia particolarmente ferrato in storia, sarà sorprendente vedere delinearsi un diverso profilo di personaggi che conosciamo sotto una luce diversa. La propaganda presentava tutto nel modo più ottimale per il regime, ma i fatti, dei quali possiamo ormai conoscere l’intero sviluppo dall’inizio alla fine, sono diversi. E diversi, sorprendentemente diversi, appaiono oggi quei personaggi.
Così, vedremo emergere la bassezza di coloro che pensavamo fossero grandi. E la grandezza di coloro che erano grandi davvero, ma che il regime teneva nell’ombra, per timore del confronto.
Le trame di questo tipo erano una costante e lo sono anche oggi.
C’è un altro elemento in questo libro. La connessione tra la politica, l’ambiente militare e l’industria.
“Ali e poltrone”, pur riguardando essenzialmente l’aeronautica, andrebbe utilizzato come libro di testo in molti corsi per aspiranti manager. Sarebbe utilissimo anche a chi frequenta il corso di laurea in Scienze politiche. Nulla è cambiato, il suo contenuto è assolutamente attuale, in linea di principio.
Una nota dolente: il libro è quasi introvabile. Tuttavia si può riuscire ad averlo frequentando i soliti mercatini, oppure su internet. Ogni tanto ne spunta uno a qualche asta online. Il mio l’ho avuto così.
Recensione a cura di Evandro Detti
Didascalie delle foto a cura della Redazione