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Ciao, Kosta!


– Mi scusi?!

– Sì?

– Lei è il signor Nedialkov? … Konstantin?

– Sì, …

– Ah, finalmente! … è davvero in grande onore per me … fare la sua conoscenza.

– Il piacere è mio … signor …

– Oh, mi perdoni … lasci che mi presenti: il mio nome è Otto … Otto Lilienthal.

– Piacere Otto … Lilienthal?! … davvero?

– Sì, certamente, ha ben detto. Eh, si sente che non ha certo problemi di pronuncia: parla correntemente tre lingue e ne comprende almeno altre due!

-Ah sì? E cos’altro sa di me?

– Praticamente ogni cosa! Al mio club lei è continuamente oggetto di appassionate disquisizioni!

– Ma senti! E quale sarebbe questo Aeroclub?

– Qual’è? … ehm … il Glider Center Club Paradise.

– Dov’è, in Australia?

– Australia? … no, non precisamente. Ma tralasciamo questi insignificanti dettagli: parliamo di lei piuttosto! Le dicevo che al mio club si parla continuamente di lei: sa, quanto accade qui … non passa certo inosservato. Inoltre quello che era un suo caro amico, e che da un paio d’anni vola da noi, ci ha parlato così tanto di lei che non abbiam potuto fare a meno dal tenerla “in custodia”.

– Mi scusi ma chi sarebbe questo “caro amico” di cui parla?

– Suvvia, non ha importanza. L’aspetto importante è che lei, per noi, è quella si dice “la persona giusta al posto giusto”, tuttavia “ancora più giusta per il posto più giusto”.

– Mi sembra giusto?!

– Uhm … vede, all’intera moltitudine dei nostri soci è ben nota la sua smodata passione per tutto quanto si libri in cielo, o l’entusiasmo dilagante, la disumana dedizione con cui svolge l’attività di capostage. E poi il pacato autoritarismo, la silenziosa competenza … insomma è inutile che aggiunga altro …

– La ringrazio ma … sinceramente non capisco!

– Comprendo perfettamente il suo imbarazzo: è giunto il momento di esprimermi in modo più esplicito. I soci del mio club, in qualità di presidente onorario – loro sostengono che il Volo a Vela … eh sì, l’abbia creato io! mah?! – … dicevo che i soci mi hanno affidato la non facile missione di contattarla … e di convincerla a trasferirsi da noi prima che sia “troppo tardi”.

– Ma veramente …

– Ascoltami figliolo … mi permetto di darti del tu perché potrei essere il tuo trisavolo …

– Ma sì, prego Otto …

– Ebbene … noi sappiamo per certo che tu pratichi una sola religione: il volo. Sappiamo che sei un’amante della vita, della “buona tavola”, che non disdegni affatto la compagnia altrui, ed in special modo quella delle belle gentildonne … nevvero?

– Beh … in effetti …

– Non ti scusare … son tutti aspetti a tuo favore, che ti consentirebbero di superare in modo agevole “il turno”. Ehm … però non era questo che intendevo dire … sarò più intelligibile. Mio caro … la vita, così come tu la stai vivendo in questo momento, non è che una breve frazione di una lunga esistenza! Questa vita terrena è una specie d’infanzia in cui s’incomincia a crescere, a maturare. Facendo però delle scelte e prendendo delle decisioni che apriranno la strada futura. Arrivati ad un certo punto, tu ne sei cosciente, questo periodo termina con quella che si chiama morte. Tuttavia si tratta solo di una morte terrena perché è proprio da lì che comincia la vera vita …

– Quella in Paradiso!?

– Bada! Non prenderti gioco di me Konstantino: so benissimo quanto sei incline alla burla … riconosco all’istante una tua facezia, anche se pochi qui, riescono a farlo.

– Ma era solo una domanda!

– E dunque ti risponderò: no! … non è quello che voi chiamate Paradiso: non esiste quello che la vostra religione o la vostra fantasia chiama Paradiso. Il vero Paradiso è quello che ci si crea durante la vita terrena, vivendo con rettitudine, in religioso rispetto altrui e dei valori umani. Solo così facendo è lecito aspirare al superamento del “turno”.

– Alla vita eterna?

– Non proprio: si continua a vivere nei luoghi ove si è consumata l’esistenza terrena … in un mondo parallelo, identico in tutto e per tutto a quello che si è lasciato, ma non indefinitamente … solo fin quando la bontà delle azioni compiute nella prima vita non svanirà del tutto oppure fin quando più alcuno sarà memore del nostro nome, anche nei pensieri più remoti. Allora non ci sarà più nessuno a rimembrare … dunque si potrà tornare ad un altra nuova vita terrena. E questo può accadere anche dopo moltissimi lustri. Quel mondo … ha molte finestre su questo mondo …

– Ah, ecco da dove mi spiate!

– Sì, in verità è così. Ordunque … siamo certi che tu abbia già compiuto la tua scelta, hai già tracciato il tuo sentiero futuro e … sì, lo confesso, … noi tutti abbiamo dannatamente bisogno di te dall’altra parte! Abbiamo i più arditi piloti, i più fantasiosi ingegneri e meccanici del passato, ma … sono tutti sorpassati … purtroppo.

– Beh, no: sono trapassati.

– E’ vero … sono trapassati!

Tutti i soci godono delle novità recate dall’ultimo arrivato, sia esso un costruttore di alianti o sia costui un pilota pluricampione. Ma ahinoi, ciò non avviene con regolare frequenza e poi ultimamente – occorre riconoscerlo – la qualità sta un po’ scadendo … comunque non c’è aggiornamento fino a quando non giunge un trapassato “fresco”.

– Così volete che io … “passi a miglior vita” prima del tempo stabilito?

– Sì … lo confesso, la proposta in parte è questa. Noi però te ne saremmo particolarmente riconoscenti ed avremmo pensato di dimostrarti questa nostra gratitudine – eh, siamo autorizzati! – ricambiando il tuo sacrificio: fare in modo che tu possa tornare, quando e come vorrai, nel mondo reale …

– Come spirito?!

– Beh, non esattamente … direi piuttosto in qualità di discreto angelo custode – così si chiama, no? – come presenza impalpabile, come essenza immateriale …

– Per fare cosa?

– Mah, non saprei davvero … per suggerire o consigliare i viventi nei momenti perigliosi – molti di noi lo fanno – e voi la chiamate intuizione, sesto senso o qualcuno, in modo pittoresco, “la vocina della coscienza”.

– Ah, allora siete voi?

– Non sempre, beninteso. Tu però, potresti di sicuro dar seguito all’opera d’insegnamento che stai svolgendo qui … e ciò con minor fatica e soprattutto con migliori risultati. Potresti essere con chi vuoi: con i tuoi amici, con i tuoi allievi, in volo come a terra, potresti parlare loro …

– Come una vocina?

– Sì, come una vocina che sussurra dal profondo della mente e ti dice, che so?, cos’è più salutare in quel momento, quale decisione prendere, insomma … in modo da essere loro di conforto e di aiuto. Nei momenti difficili. Starà comunque e sempre a loro seguire quella vocina o ignorarla del tutto. E poi immagina … immagina solamente alle infinite opportunità … come far la conoscenza e colloquiare amabilmente con tutti i tuoi idoli: il prof. Georgii, il tenente Milkov, e poi Wills, Makula e gli ultimi arrivati … Holigaus e Mantelli. Pensa alla possibilità di volare in ogni angolo del mondo reale! Con qualsiasi pilota e a bordo degli alianti o anche degli aeroplani più diversi! Ciò non costituisce forse la realizzazione dei tuoi più reconditi sogni?

– Sì … però …

– Ah, dimenticavo. Posso fin d’ora assicurarti che penseremo a tutto noi: il trapasso sarà perentorio, non proverai dolore. Il modo ed il momento … beh, purtroppo non è nostra facoltà stabilirlo … anche noi abbiamo un limite. Orsù Konstantino, rispondi dunque al mio quesito: accetti la nostra proposta?

– Beh …

– K o s t a n t i n o-o-o …

Scusa Kosta … volevo dirti che domani dovrai fare a meno del PAPA INDIA – dobbiamo fargli l’ispezione – … ah, il fischio sul MUZI era un nastro rotto, ora è O.K. … sei stanco vero?

– No, perché?

– Ehm, parli da solo!

– Quando?

- Adesso! Parlavi da solo.

– Ma che dici? Che da solo: c’è qui Otto … cioè, c’era qui Otto … un momento fa c’era.

– Otto? Otto chi?

– Mah, un tipo strambissimo! Sicuramente uno psicopatico: si spacciava addirittura per Otto Lilienthal.

– Ma chi, il padre del Volo a Vela?

– Sì, nientemeno. M’ha fatto una proposta così oscena! … però … ripensandoci … quasi quasi …

– Va beh, poi me la racconti eh? Va’ a volare va’! Sempre operativo?

– Sempre! … anche dopo la morte!

– Ciao, Kosta.

– Ciao.



#proprietà letteraria riservata#


Big Mark

Ciao, Kosta!

biplano tedescoE se un sedicente Otto Lilienthal si avvicinasse a voi, vi parlasse con il suo strano accento tedesco, usasse le tipiche espressioni di fine ‘800 e vi facesse una proposta folle, ma così folle che … credereste alle vostre orecchie? A Kosta è capitato.


Narrativa / Medio-breve Pubblicato: rivista periodica “Volo a Vela”. Note: inserito nella raccolta di racconti inedita “Voci di hangar”