Uno dei cantanti partecipanti della 38° edizione del Festival della canzone italiana di San Remo fu Rosalino Cellamare con la canzone “Il mondo avrà una grande anima”.
Tranquilli! Non avete sbagliato indirizzo: questo è sempre VOCI DI HANGAR, l’unico sito di letteratura aeronautica italiana inedita e non. Qui si parla sempre di aeroplani, piloti e cielo. Non è cambiato nulla dall’ultima volta che ci avete fatto visita. Tranquilli, davvero …
Ora vi chiederete che c’azzecca la vetrina più prestigiosa della musica leggera del nostro paese con l’aviazione? State sereni, ve lo spiegheremo! Abbiate la compiacenza di leggere tutta la recensione.
Dicevo … il buon Rosalino, in arte RON, nel 1988 decise di calcare il palco del teatro Ariston di San Remo con quella canzone scritta, musicata e interpretata da lui medesimo.
Il brano, in verità, non ebbe un gran risultato in termini di classifica finale (arrivò 21° su 26 concorrenti), complice il fatto che quell’anno c’erano in lizza canzoni del calibro di: “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri (che poi vinse), “Mi manchi” del possente Fausto Leali, oppure “Inevitabile follia” di un giovanissimo RAF. Quanti ricordi, vero?
E poi come non citare l’algida Anna Oxa con la splendida “Quando nasce un amore” o i Matia Bazar con “La prima stella della sera”? E la scoppiettante “Andamento lento” di Tullio de Piscopo la ricordate? Quest’ultimo fu il vero grandissimo successo commerciale di quella edizione di San Remo. La sua particolarità fu di avere un lento e inesorabile successo, quasi a scoppio ritardato tanto che un parlamentare dell’epoca coniò il termine “effetto Depiscopiano” in onore del brano in questione.
Ma torniamo a RON.
Anche a livello di ascolti radiofonici, di passaggi televisivi e di vendite “Il mondo avrà una grande anima” non ebbe poi grandi riscontri e, non a caso, non viene annoverata tra le migliori canzoni della notevole produzione canora del cantautore pupillo di Lucio Dalla.
Ciò premesso, ci piace riportare alcuni versi della canzone di Rosalino:
Verrà un giorno che gli aerei voleranno da soli
Faranno rotta dove vogliono loro
E più niente li potrà fermare
Nessun radar li potrà intercettare
Passeranno i confini del mondo
Toccheranno le stelle
Poi li vedremmo planare sul mare sul mare
Sfrecceranno sulle nostre teste così vicino che
Ci dovremmo abbassare
Solo i bambini mettendosi un dito nel naso
Li potranno guidare …
Versi apprezzabili e, per alcuni versi – perdonate il gioco di parole -, addirittura visionari per l’epoca che oggi trovano conferma nella quotidianità giacché i bambini possono effettivamente pilotare i droni con un semplice smartphone e gli aeroplani commerciali possono volare tecnicamente senza piloti (se solo i passeggeri ci salissero). Nondimeno gli attuali velivoli militari sono quasi invisibili ai radar, possono volare attorno il globo senza soluzione di continuità grazie ai rifornimenti in volo e, volendo, potrebbero raggiungere i limiti dell’atmosfera.
Di sicuro nel 1988 nessuno avrebbe mai immaginato che le fantasie sfrenate di un moderno menestrello come RON si sarebbero potute concretizzare, è pur vero che le capacità di intuire il futuro non sono prerogativa solo dei veggenti del calibro dell’enigmatico Nostradamus ma anche degli animi sensibili e recettivi come sono taluni artisti particolarmente dotati. Come RON, appunto.
Ma non vogliamo entrare in un ginepraio metafisico … il merito del cantautore fu semplicemente quello di aver tratto ispirazione da un episodio memorabile avvenuto qualche mese prima nei lontani cieli sovietici, anzi, per raccontarla correttamente, che ebbe come esito finale l’atterraggio di un velivolo nella famigerata Piazza Rossa di Mosca.
Ebbene sì: la sera del 28 maggio 1987 un innocuo Cessna 172 si presentò in finale presso il Bol’šoj Moskvoreckij di Mosca … che non è propriamente un aeroporto bensì un enorme ponte stradale a otto corsie sopra la Moscova (il fiume che attraversa la capitale sovietica) … andò all’atterraggio per poi rullare nei pressi della Cattedrale di San Basilio e arrestò la sua corsa nella piazza del Cremlino. Ai comandi c’era un certo Mathias Rust, giovanotto appena diciannovenne di nazionalità tedesca (allora Germania dell’Ovest o Repubblica Federale tedesca).
L’evento ebbe un effetto impensabile, letteralmente dirompente a tutti i livelli (politici, militari, diplomatici) e a 360 gradi in termini geografici ben oltre l’episodio in se stesso, ivi compreso il pretesto d’ispirazione per il nostro Rosalino.
A questo punto non aggiungeremmo altro al riguardo giacché il racconto di Massimo Conti, grazie a un artificio narrativo, riepiloga in modo mirabile proprio i giorni e le ore di quel volo singolare di Mathias, emulo del ben più celebrato volo transatlantico di Charles Lindbergh.
La ricostruzione storica in “Non rimpiango niente. Atterraggio sulla Piazza Rossa” è dettagliatissima come solo una cronaca giornalistica può essere. Anche il linguaggio è giornalistico e i dettagli minuziosi rivelati sono allo stesso livello: sembra quasi che Massimo Conti sia stato il copilota di Mathias Rust. Insomma quello che leggerete sarà un resoconto giornalistico mascherato sapientemente sotto le mentite spoglie di un racconto a carattere storico-aeronautico che per qualcuno suonerà come una vera e propria novità ma per qualcun altro sarà l’occasione di ricordare quel giorno in cui i giornali e i telegiornali diedero una notizia che aveva dell’incredibile …
La prosa del racconto è assai scorrevole e, benché il testo non sia proprio breve, scorre via con una piacevolezza che fa apprezzare l’impegno profuso dall’autore. La numerosa presenza di nomi di aeroporti e di riferimenti geografici non appesantisce il racconto e anzi innesca nel lettore la voglia di approfondire l’episodio narrato facendo ricorso a quella infinità d’informazioni presenti in rete, compresi i vari video e articoli di giornali dell’epoca, non ultimi quelli più recenti che danno conto della parabola percorsa da Mathias Rust dopo l’impresa compita. Parabola con molti bassi e pochi alti.
A questo punto, per dovere di chiarezza, siamo tenuti a sottolineare che il racconto di Massimo Conti non è giunto finalista della X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE non fosse altro perché esso ha goduto una valutazione minore da parte della Giuria del premio rispetto agli altri due racconti inviati dall’autore. Coloro che volessero partecipare sono infatti liberi di farlo con un indefinito numero di racconti a tema aeronautico, tuttavia solo uno – il migliore fra tutti loro – partecipa alla valutazione finale che poi decreta il vincitore e la classifica. Dunque a “Non rimpiango niente. Atterraggio della Piazza Rossa” la Giuria ha preferito il racconto: “Scende uva passa dal cielo” classificatosi poi in terza posizione e vincitore del premio speciale VR MEDICAL. Niente male, non trovate?
Inoltre, in un clima di confidenze, vi sveleremo un altro piccolo retroscena legato a questo racconto e al Premio: nella sua stesura originaria, la partecipazione di questo racconto alla X edizione del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE era stata negata dalla Segreteria del Premio in quanto non conforme ai requisiti del regolamento in fatto di formula narrativa. Al Premio, che si chiama – non a caso – RACCONTI TRA LE NUVOLE, possono infatti partecipare solo racconti, appunto. Non testi giornalistici. Ebbene a Massimo Conti dobbiamo riconoscere il merito, oltre ad aver avuto l’intuizione di trattare un episodio ormai perso nelle pieghe della storia recente, di aver avuto il buon senso (nonché l’umiltà) di rielaborare il testo e presentarne una seconda versione stavolta conforme … col risultato che ora siamo qui a parlarne!
Grazie, Massimo.
Narrativa / Lungo
Inedito
Ha partecipato alla X edizione del Premio letterario “Racconti tra le nuvole” – 2022
Attenzione: Non esiste il Tag Non Rimpiango niente. Atterraggio sulla Piazza Rossa
X edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole”
COMUNICATO STAMPA
nr 8 del 17 settembre 2022
Premesso che è confermata data, ora e luogo della premiazione (alle ore 11 di domenica 16 ottobre 2022 presso la sede sociale dell’HAG che si trova all’ingresso dell’aviosuperficie “Dominio Di Bagnoli” situata in Via Cavour, 79 a Bagnoli di Sopra, provincia di Padova – https://www.alidibagnoli.com/aviosuperficie -), gli organizzatori del Premio stanno definendo i dettagli relativi all’incontro conviviale previsto immediatamente dopo la premiazione nonché alla visita del “Dominio di Bagnoli”, come indicato nel precedente comunicato.
Vi informiamo tuttavia che, la necessità di consentire un rapido rientro presso i rispettivi domicili dei partecipanti e dei membri della Segreteria del Premio, ha indotto gli organizzatori a prendere contatti con altre strutture di ristorazione che si trovano sempre nei pressi dell’aviosuperficie ma più snelle e frugali rispetto a quella fornita nel comunicato nr 7 affinché il suddetto pranzo si consumi in un clima assolutamente informale e, se possibile, addirittura familiare. Dunque, al momento, non è dato per certo il pranzo presso il “Dominio di Bagnoli” né la visita della struttura; ad ogni modo è confermato il pranzo e, indicativamente, il costo cadauno. Non ultimo è confermato il termine ultimo per dare conferma della propria partecipazione alla Premiazione e soprattutto al pranzo (entro e non oltre domenica 9 ottobre).
Concludiamo il presente comunicato informando gli autori/autrici che Rossana Cilli, autrice del racconto vincitore di questa edizione, “Verso Nord”, ha concesso ai nostri amici di VOCI DI HANGAR una simpatica intervista. La conosceremo un po’ meglio al di là della sua biografia ufficiale e speriamo che il vivace botta e risposta vi strapperà qualche sorriso. Potrete trovare questa intervista semiseria all’indirizzo:
A tutti i gli autori/autrici … auguriamo il nostro più sincero “in becco all’aquila” e un presto vederci a Bagnoli, certi che vorrete partecipare, assieme ai vostri familiari, amici e conoscenti, alla vostra premiazione.
Nel frattempo non esitate a chiedere ulteriori informazioni all’indirizzo e-mail del Premio.
X edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole”
COMUNICATO STAMPA
Nr 7 del 08 settembre 2022
L’HAG e VOCI DI HANGAR sono lieti di invitare le autrici/autori della X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE alla premiazione si terrà:
– domenica 16 ottobre 2021 presso la sede sociale dell’HAG sita presso l’aviosuperficie “Dominio Di Bagnoli” situata in Via Cavour, 79 a Bagnoli di Sopra, provincia di Padova. (https://www.alidibagnoli.com/aviosuperficie)
Orario previsto della cerimonia: ore 11. Al massimo 11 e 30 (ma solo se giustificati dai genitori e con la penale di offrire poi l’aperitivo a tutti i presenti).
Sarà l’occasione per presentare i vari racconti (interrogati selvaggiamente dal Segretario del Premio), baciare quel gran bel pezzo di ragazzo del vicepresidente dell’HAG Andrea Rossetto (giacché il presidente Stefano Gambaro sarà impegnato in altro appuntamento istituzionale), ricevere premi e diplomi di partecipazione nonché una copia omaggio dell’antologia ancora fresca di stampa. Semmai acquistare altre copie supplementari dell’antologia a un prezzo promozionale, direttamente dalle mani sporche d’inchiostro dell’editore Logisma.
Alla premiazione sarà possibile recarsi con moglie/marito, compagna/o, amante, amica/o, figli, sostenitori e ammiratrici varie. Sono tollerati vicini di casa, colleghe di lavoro, spogliarelliste e affascinanti ragazzoni palestrati. Non sono ammessi fumogeni e bombe carta. Lo scopo è di “fare la festa” ai vincitori e partecipanti … ma non nel senso esplosivo del termine.
A conclusione della cerimonia, per chi vorrà, è previsto il trasferimento presso il “Dominio Di Bagnoli” (https://www.ildominiodibagnoli.it) ove gli organizzatori e gli autori/autrici potranno partecipare a un frugale pranzo conviviale a base di prodotti tipici della cucina veneta.
E’ previsto un importo orientativo di circa 30 euro cadauno che potranno essere versati al termine del pranzo. Sarà l’occasione per fraternizzare, conoscersi di persona, spettegolare un po’ dei racconti altrui e criticare apertamente l’operato del Segretario. Non sarà consentito tirare molliche di pane alla I classificata né operare torture fisiche nei confronti dei giurati presenti in sala. E neanche far ubriacare il II classificato che, proverbialmente regge l’alcool più dei “g” presi durante i voli acrobatici con il suo aeroplano imbizzarrito.
Al termine del pranzo, per chi vorrà, sarà possibile visitare il “Dominio” ed eventualmente acquistare gli speciali prodotti in vendita nel suo negozio interno.
Preghiamo autori/autrici che intendano partecipare alla premiazione di comunicarci le loro intenzioni e soprattutto se contano di fermarsi a pranzo in modo da organizzare il servizio e la sala da pranzo.
Salvo problemi e impedimenti dell’ultimo minuto, preghiamo che ci fosse comunicato il tutto entro e non oltre domenica 9 ottobre pena il prelievo coatto operato dai nostri agenti segreti paracadutati presso il domicilio del ritardatario/a.
La Segreteria del Premio
Per qualsiasi comunicazione: raccontitralenuvole@gmail.com
Lo scorso 1 settembre 2022 è stato proclamato il vincitore della X edizione del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE … o meglio, è stata proclamata la vincitrice in quanto si tratta di una gentildonna che è registrata all’anagrafe – lo ha confermato il nostro servizio di intelligence – con il nome di ROSSANA e il cognome CILLI.
E’ l’autrice dello splendido racconto “Verso Nord” e, alla sua prima partecipazione al Premio, ha letteralmente sbaragliato tutti gli altri racconti finalisti. Per inciso: tutti di ottimo livello.
Ma apprendiamo direttamente dalla talentuosissima Rossana qualche informazione segretissima sui suoi trascorsi, qualche indiscrezione scabrosa circa il testo premiato e anche qualche rivelazione scioccante circa i suoi progetti futuri – immaginiamo assai bellicosi – in fatto di scrittura creativa.
E allora Rossana … sempre il già citato servizio di intelligence ci informa che la cicogna ti ha lasciata neonata, giusto qualche anno fa, sul comignolo di una casa romana. Ovviamente è un modo elegante per non rivelare la tua età e per dichiarare viceversa il tuo luogo di nascita: Roma.
Romana “de Roma” o romana acquisita?
Intanto diciamo che la cicogna aveva fretta e mi ha depositata con un mese di anticipo in un’incubatrice del Policlinico Umberto I. Battesimo dell’aria con sprint dunque. Quanto al “romana”… bè, mio marito che è romano romano vattelapesca di quante generazioni, non ne vuol sentir parlare di me come concittadina, il Civis Romanus lui solo è. E come faccio a dargli torto con due genitori abruzzesi? Io però mi sento romana, magari di prima generazione, ma romana… con un debole per l’Abruzzo.
Sempre la nostra intelligence ci informa che hai frequentato un noto liceo romano ma non il famoso “Giulio Cesare” di vendittiana memoria, anzi di canzonettiana memoria. Ti senti una liceale di seconda scelta?
Ma quando mai?!! Ancora con questa storia: il Giulio Cesare, il Mamiani, il Visconti, meglio qui, meglio lì … ma meglio il Tasso, vuoi mettere: noi abbiamo una quercia, via Veneto a un passo e pure una miss Italia, senza contare i cervelloni usciti da lì, compresa una scrittrice che … vabbè lasciamo stare va, sennò quelli del Giulio Cesare ci rimangono male.
E concludiamo le tue esperienze scolastiche ricordando una notevolissima laurea in lingue alla Sapienza di Roma: germanista. Trovi che gli uomini germanici siano così affascinanti?
Parli del fascino crucco d’oltralpe? No? Ah, meno male, m’avevi messo paura. Però … che fascino la musica, la filosofia, la storia tedesca … Ah, dici però che erano Barbari? Sempre a puntualizzare stai tu!
Da grande avresti voluto fare la veterinaria, la poliziotta o l’astronauta. E invece sei diventata una traduttrice. Ti ripugna il “posto fisso”?
Guarda che per tradurre stai fissa al chiodo dieci ore al giorno!
Hai lavorato anche per la Pfizer, nota casa farmaceutica … puoi giurare sulla copertina del tuo ultimo romanzo che nessuno dei tuoi amici maschietti ti abbia mai chiesto una fornitura gratuita di pillole blu?
Chi di opzione ferisce, di opzione perisce: beccati un bel “No Comment”
E veniamo alla tua passione per la scrittura creativa. Ben sei romanzi all’attivo. Proprio non ti piace la culinaria, il tombolo o il burraco?
Bè il burraco fa diventare isterica pure mia zia detta “Pina la dolce”, quindi scartato subito; il tombolo è legato a un meraviglioso ricordo di mia nonna (abruzzese) di cui – ovviamente – ho scritto in un romanzo, quanto alla culinaria … non mi sottovalutare troppo, potresti avere delle sorprese
Hai gestito fino al 2016 una piccola libreria indipendente … è un po’ come per un diabetico lavorare in pasticceria. I libri te li tenevi tutti per te o li vendevi a qualcuno?
Mannaggialamiseria se li volevo vendere a qualcuno! … invece me l’hanno fatta chiudere la mia bella libreria; questo è un popolo di santi, poeti, navigatori, cuochi, cantanti e scrittori, tanti scrittori, una marea di scrittori, nei cassetti degli italiani ci sono più manoscritti che calzini … ma i lettori dove diavolo sono finiti?
Immaginiamo per un istante che tu gestisca ancora la tua libreria. Immaginiamo che un cliente ti chieda qualche suggerimento su un bel libro da acquistare … gli consiglieresti un libro di una certa Rossana Cilli? Semmai quale?
Ma tutti, no?
Siamo sempre nella tua libreria e tu sei alla cassa. Si presenta una cliente piuttosto anonima, quasi scialba, sulla quarantina molto dubbiosa. Ha due libri in mano: “50 sfumature di grigio” e un tuo libro. Secondo te quale comprerà? Tu quale le suggerirai?
Lei muore dalla voglia di prendere il primo, ma si vergogna come una ladra e compra il mio che si intitola: “Oltre le Quinte” (dove forse pensa di andarsi a nascondere); io che ho un cuore d’oro, le offro un cinquanta percento di sconto e se li prende entrambi. Lei fa un sorriso largo come un arcobaleno e va via con doppio pacchetto. Anche la cassiera sorride.
Se tu sapessi di rimanere sola su un’isola deserta per un anno … quale libro porteresti con te? A parte i tuoi, s’intende!
Gesù, Gesù, Gesù… Con la Recherche magari sto a posto per dieci
Ti dichiari un’appassionata di astronautica. Per caso, il tuo cognome da nubile è Cristoforetti? Ti senti un po’ la mamma di Astrosamantha?
Scusa eh, ma non dovevamo sorvolare sulla mia età? Non potevi dire cugina, sorella, amica … nipotina?
Michael Collins, il famoso astronauta della missione Apollo 11, è nato a Roma in via Tevere 16, nel quartiere Pinciano. Tu hai dichiarato di possedere l’autografo di Collins … lo hai aspettato sotto casa? Confessa!
E certo! Ah, altro vantaggio di frequentare il Tasso: suona la campanella a scuola e due minuti dopo sei sotto casa di Collins. Vallo a dire a Venditti adesso.
E altri due astronauti della missione, Buzz Aldrin e Neil Armstrong, come hai estorto loro gli autografi?
Alloggiavano al Grand Hotel (dieci minuti a piedi dal Tasso): li ho aspettati lì dalle sei del mattino (io che avrei bevuto cicuta piuttosto che alzarmi alla sette per andare a scuola).
Hai partecipato a diversi premi letterari e diversi li ha vinti. Alla tua prima partecipazione a RACCONTI TRA LE NUVOLE ti sei piazzata al primo posto. Ti reputi fortunata o sei semplicemente molto brava? Noi optiamo per la seconda ipotesi però, gentilmente, ci spieghi perché siedi su due seggiole in contemporanea?
La seconda, la seconda.
Due seggiole? Guarda che sono due poltrone di prima classe …
Dici che sono un tantino megalomane?
E veniamo al tuo racconto “Verso Nord”. Quanto c’è di autobiografico in questo racconto?
In senso stretto niente, ma l’empatia, la mancanza di gentilezza, il cinismo, sono temi che mi stanno molto a cuore, forse per questo il vostro concorso mi ha conquistata subito e ispirata così profondamente. Ma ci pensate a quanto sarebbe potente la gentilezza se solo ci ricordassimo di usarla? Ho l’impressione che da un po’ di tempo, troppo tempo, sia caduta in disuso come se fosse un segno di debolezza, invece è potente, incute rispetto perché è spiazzante (chi se l’aspetta più un tono gentile, un sorriso, uno che ti sta a sentire invece di pensare a quello che deve dire lui appena smetti col tuo rumoroso bla bla?), obbliga ad abbassare i toni (quello che urla è persino costretto a stare zitto sennò non ti sente), obbliga a rispondere dopo aver pensato, e stimola la ragionevolezza.
Il mio comandante è un uomo gentile sopraffatto da persone arroganti.
In “Verso Nord” un pilota professionista raduna a bordo di un volo charter tutte le persone che gli hanno fatto del male. Per attirarle offre loro un viaggio omaggio. A te lo hanno mai regalato?
In realtà sì, avevo un’amica sposata a un comandante, lui spesso andava in sosta, una volta mi offrirono un biglietto per Singapore.
E’ risaputo che non si dovrebbero accettare caramelle da uno sconosciuto. E un viaggio omaggio da un pilota sconosciuto?
Io ho accettato e non me ne sono pentita (conoscevo la moglie, vale lo stesso?), però le caramelle, mai!
Durante il volo il protagonista concederà alle sue vittime l’opportunità di riflettere sulle malvagità commesse nei suoi confronti … una specie di confessionale, di anticamera del Purgatorio. Sei credente o confidi di più nella redenzione coatta?
La domanda di riserva?
Hai mai rischiato di finire a bordo di un volo “Verso Nord”? Semmai, il protagonista di quale nefandezza ti avrebbe accusata?
No. Ma se proprio forse mi avrebbe accusata di … ma che ne so? Io, a parte una bella sacrosanta strage di zanzare, non riesco a concepire azioni cattive.
“Verso Nord” ricorda vagamente la vicenda dell’incidente della Germanwings avvenuta qualche anno fa. Hai tratto ispirazione da quell’episodio luttuoso?
Sì, però anche da qualche “Airport” filmico ho avuto qualche idea
Come è nato “Verso Nord”? Non ci rispondere: di parto cesareo!
Un po’ ho risposto prima, a proposito della gentilezza. Comunque il parto è stato naturalissimo, poche volte ho scritto così di getto. La natura umana mi intriga molto, come pure la voglia di dire al mondo che se non la piantiamo tutti quanti di pensare solo al nostro orticello, finiremo tutti con un mazzo di ortiche in mano
Consiglieresti la lettura del tuo racconto a un passeggero in attesa di imbarcarsi su un volo?
Purché abbia pagato il biglietto …
Qual è la tua opinione a proposito dei piloti commerciali? Ti suggeriamo alcune opzioni possibili:
a) palloni gonfiati,
b) poveri diavoli che guidano autobus dell’aria,
c) autisti pagati troppo,
d) operari dell’aria,
e) appassionati di volo che ne hanno fatto una professione,
f) ammassi di testosterone
Hai due possibili scelte, quali e perché.
Rispondo e) + b).
e) perché se non hai quella passione, un lavoro così col cavolo che lo fai, b) perché tali li ha ridotti la deregulation (infatti adesso in aria o si addormentano, o litigano per tutto il viaggio … e non è colpa loro, è colpa di turni assurdi)
Ti è mai venuta voglia di andare in cabina e di urlare al pilota: “Ma chi t’ha dato la licenza di pilota?”
Per fortuna no, mai. Girando in macchina però …
Sei una di quelle passeggere che applaude dopo l’atterraggio?
Non te lo dico.
Quanto ci speravi di vincere RACCONTI TRA LE NUVOLE? Da 1 a 10?
Mi sa che non ti dico manco questo.
Cosa cambieresti del Premio e cosa hai apprezzato di questo Premio? A parte la partecipazione gratuita …
Squadra che vince non si cambia. Ma chi è quel genio che ha messo insieme le due passioni della mia vita?
Io e Stefano Gambaro, il presidente dell’HAG. Scusa, Rossana … ma … sono io che sto facendo l’intervista a te, non il contrario. Ordine!
Sei un’appassionata di astronautica. Perché non hai inviato un racconto ambientato nello spazio?
E sennò la prossima volta che scrivo?
E veniamo ai tuoi progetti futuri. Hai quattro opzioni, una sola risposta:
a) vincere al Superenalotto,
b) far parte della prima missione umana su Marte,
c) fidanzarti con Berlusconi e ricevere come pegno d’amore una villa in Sardegna
d) far parte della giuria nella prossima edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE
Per la a) impossibile perché non gioco mai, per la b) sono fuori tempo massimo (Accc… ho quasi detto l’età), per la c) “no comment”, per la d), non mi sento all’altezza. La quinta opzione?
Non c’è, mi spiace … però abbiamo Berlusconi sempre molto disponibile. Ripensaci!
Torniamo a noi.
Se ricevessi una e-mail della casa editrice Mondadori che dice più o meno: “Ti vogliamo. Ti offriamo una nuova collana”, come risponderesti? Ha quattro opzioni, una sola risposta:
a) sono allergica al nichel e indosso solo perle
b) non ho tempo da perdere con voi
c) ci sto ma dovete pubblicare tutti i miei 18 romanzi che ho nel cassetto
d) penserei a uno scherzo
Penso a uno scherzo, intanto do un’occhiata al cassetto e, porca miseria! … ce ne sono solo tre, le collane a volte pesano troppo … però un po’ di tempo magari lo trovo. Per caso hai il numero di Marina?
Marina, ehmm … Marina? No, mi spiace: ho una “Marina podologa” … ti va bene lo stesso? Però non divaghiamo.
A quando il tuo prossimo romanzo? E il prossimo racconto aeronautico?
Il prossimo romanzo è in lettura presso l’editore (che non si chiama Mondadori) … incrocia le dita và.
Il prossimo racconto aeronautico?
Ma scherzi?! Quand’è il bando dell’XI edizione?
A conclusione di questa intervista non posso fare a meno di porti l’ultimo quesito canonico: si faccia una domanda e si dia la risposta.
Quand’è che potrò vedere in faccia il mio intervistatore?
T’ho messo paura, eh?
Un abbraccio e spero presto, alla Premiazione ! Mi sono divertita un mondo, ma è stato più difficile rispondere qui che scrivere “Verso Nord”, sai.
Soprassediamo.
Bene, ringraziamo Rossana Cilli per aver risposto a tutte le nostre richieste appena appena impertinenti e confidiamo che vorrà partecipare comunque alla premiazione della X edizione di RACCONTI TRA LE NUVOLE. Se non altro per prenderci a ceffoni e ingiuriarci di fronte a tutti.
D’altra parte, cosa non faremmo per movimentare una premiazione? Un po’ come questa intervista, non vi pare?
Sulla bontà del racconto di Rossana Cilli sarebbe inutile spendere altre parole: occorre leggerlo e allora – ne siamo certi – converrete sulla scelta della Giuria del Premio.
L’unico augurio che possiamo esprimere alla “nostra Rossana” è che ci possa regalare in futuro tanti altri racconti a tema aerospaziale. Con grande grande gioia dei lettori e altrettanto grande grande disappunto degli altri autori/autrici partecipanti al Premio.
A presto rileggerla, allora.
§§§§
Intervista a cura del Segretario del Premio, didascalie sempre del Segretario (ma non ha altro da fare?).
In esclusiva per VOCI DI HANGAR
NOTA della Redazione.
La foto di copertina ritrae Rossana Cilli a bordo di un Cessna L-19 Bird Dog basato sull’Aviosuperficie di Bagnoli di sopra (PD) ed è stata scattata in occasione della cerimonia di premiazione della X edizione del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE
X edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole”
COMUNICATO STAMPA
nr 6 del 1 settembre 2022
Non senza difficoltà, i nostri magnifici membri della giuria della X edizione del Premio letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE” hanno decretato il racconto vincitore. Ebbene si tratta di:
VERSO NORD
di Rossana Cilli
Nonché la classifica degli altri 19 racconti finalisti:
2) UN WHISKEY PER LA VITA – Giancarlo Gusso
3) SCENDE UVA PASSA DAL CIELO – Massimo Conti
4) LO SPIRITO DI LIDIA – Stefania Granata
5) NOBILI VIRTU’ – Claudio di Blasio
6) IL VOLO DEI BAMBINI – Alessandro Mella
7) FRATELLI NELLA REGIA – Simone Baldecchi
8) TU95 – Andrea Pirani
9) VOLEVO SOLO VOLARE – Ersilia Torello
10) IL SOGNO DI CARMINE – Pierpaolo Fiore
11) IL DECRETO – Maria Grazia Bajoni
12) TRENT’UNO MINUTI – Giancarlo Falleti
13) PIPER AZTEC – Alberto Altieri
14) FRATELLANZA-SORELLANZA, Il 588 Reggimento da bombardamento notturno. Le streghe della notte – Gianvincenzo Cantàfora
15) IL GESTO DI UN ATTIMO – Evandro Detti
16) SE D’ANNUNZIO PIANGE – Annalisa Santi
17) QUALCOSA ACCADE SOTTO IL CIELO DI NAPOLI – Eliana Stendardo
18) GLENN MILLER E LA MISSIONE… – Marco Benedet
19) VOLESSE IL CIELO – Maria Iannaccone
20) HOKA HEY – Elisabetta Benenati
L’amministratore dell’azienda VR Medical ha conferito l’omonimo premio speciale al racconto:
SCENDE UVA PASSA DAL CIELO
di Massimo Conti
Sinceri rallegramenti alla vincitrice e al vincitore.
A questo punto, a nome degli organizzatori, permetteteci di ringraziare allo stesso modo tutti coloro che hanno partecipato, finalisti e non, vincitori e non, insomma a tutti coloro che hanno speso il loro tempo ed energie mentali nella stesura di un racconto a prescindere dal piazzamento conseguito.
Grazie per l’impegno e la passione dimostrata nel cimentarsi in una sfida non facile. Grazie per essere stati “dei nostri”, e per aver declinato a modo vostro il cielo, il volo e il mondo aeronautico in tutte le sue sfumature. Grazie davvero.
A proposito dei due racconti vincitori non possiamo fare a meno di riportare alcune note a margine a dir poco singolari.
L’autrice di “Verso Nord”, Rossana Cilli è alla sua prima partecipazione a RACCONTI TRA LE NUVOLE sebbene abbia già pubblicato ben 6 romanzi e partecipato a numerose antologie con i suoi racconti. Tra questi, alcuni sono ispirati alla sua passione per l’astronautica che ha coltivato sin dall’adolescenza (possiede tra l’altro gli autografi di molti astronauti tra i quali i tre componenti l’equipaggio Apollo 11 che sbarcarono per primi sulla Luna). Ha ottenuto numerosi premi letterari a livello nazionale e internazionale. E’ laureata in lingue e, tra le altre sue attività lavorative, ci ha confidato che ha gestito una piccola libreria indipendente fino al 2016.
“Scende uva passa dal cielo” è invece un racconto che ha una storia alquanto emblematica. Esso è il secondo di un terzetto di racconti inviateci singolarmente da Massimo Conti. E fin qui nulla di strabiliante … se non fosse che il primo racconto presentato era stato scartato dalla Segreteria in quanto non rispondente ai requisiti di partecipazione. A questo punto, l’autore ha provveduto alla rielaborazione del testo raccogliendo il suggerimento della Segreteria e, non contento, ne ha inviati altri due tra cui proprio quello vincitore. Non male per un autore che ha rischiato di rimanere escluso dal Premio.
Rimandiamo infine al prossimo comunicato con le indicazioni circa la premiazione.
A tutti i gli autori/autrici … auguriamo il nostro più sincero “in becco all’aquila”.
La Segreteria del Premio
L'unico sito italiano di letteratura inedita (e non) a carattere squisitamente aeronautico.
Aforismi
Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero.
(Madre Teresa di Calcutta)
Q.T.B.
PILOTA: tutti gli strumenti OFF. MECCANICO: togliere tutti i tappi dalle prese degli strumenti (prima del volo)
(Suggerita da Big Mark)
Check-In
PASSEGGERA: Scusi hanno cancellato il mio volo, ma mò da che binario ripartirà?