Non senza difficoltà, i nostri magnifici membri della giuria della X edizione del Premio letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE” hanno decretato, come da regolamento, i 20 racconti finalisti.
Eccoli in ordine rigorosamente alfabetico di racconto (fatto salvo l’articolo, la congiunzione o la particella pronominale):
SE D’ANNUNZIO PIANGE – Annalisa Santi
IL DECRETO – Maria Grazia Bajoni
IL GESTO DI UN ATTIMO – Evandro Detti
NOBILI VIRTU’ – Claudio di Blasio
FRATELLI NELLA REGIA – Simone Baldecchi
FRATELLANZA-SORELLANZA, Il 588 Reggimento da bombardamento nottuno – Le streghe della notte – Gianvincenzo Cantàfora
GLENN MILLER E LA MISSIONE… – Marco Benedet
HOKA KEY – Elisabetta Benenati
PIPER AZTEC – Alberto Altieri
SCENDE UVA PASSA DAL CIELO – Massimo Conti
LO SPIRITO DI LIDIA – Stefania Granata
IL SOGNO DI CARMINE – Pierpaolo Fiore
TRENT’UNO MINUTI – Giancarlo Falleti
TU95 – Andrea Pirani
QUALCOSA ACCADE SOTTO IL CIELO DI NAPOLI – Eliana Stendardo
VERSO NORD – Rossana Cilli
VOLESSE IL CIELO – Maria Iannaccone
VOLEVO SOLO VOLARE – Ersilia Torello
IL VOLO DEI BAMBINI – Alessandro Mella
UN WHISKEY PER LA VITA – Giancarlo Gusso
Occorrerà attendere fino al 1 settembre per apprendere finalmente il vincitore/vincitrice del Premio nonché la classifica generale con l’elenco dettagliato dei piazzamenti e il vincitore del premio speciale VR Medical.
Ovviamente sarà cura della Segreteria del Premio informare a mezzo e-mail tutti gli autori dei racconti finalisti circa l’esito finale della loro partecipazione alla X edizione di “RACCONTI TRA LE NUVOLE”.
A questo punto, a nome degli organizzatori, permetteteci di ringraziare coloro che, pur partecipando con impegno e passione, non sono giunti in finale. Grazie per essere stati “dei nostri”, per esservi messi in gioco e per aver declinato a modo vostro il cielo, il volo e il mondo aeronautico in tutte le sue sfumature. Grazie davvero.
Naturalmente un sincero ringraziamento giunga ai giurati che, loro malgrado, hanno dovuto esprimere il loro gradimento con uno fattore numerico, aseticco quanto prezioso. Grazie per aver letto e valutato i 45 racconti di questa edizione rinunciando al tempo libero … e anche a qualche volo!
A tutti i finalisti … auguriamo il nostro più sincero “in becco all’aquila”
La Segreteria del Premio
Per qualsiasi informazione: www.raccontitralenuvole.it
X edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole
COMUNICATO STAMPA
nr 3 del 01 luglio 2022
E’ felicemente atterrata, come da piano di volo, venerdì 30 giugno alle ore 23:59 e 59 secondi locali, meridiano del centro d’Italia, la X edizione del Premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE, ossia è scaduto il termine ultimo di presentazione dei racconti per partecipare al Premio, unico nel suo genere, che si prefigge di diffondere la cultura aeronautica attraverso la scrittura creativa, in particolare i racconti.
il sito web di letteratura aeronautica e non solo,
anche quest’anno si sono avvalsi dell’aiuto
della prestigiosa rivista aeronautica VFR AVIATION,
e hanno fatto ricorso a una consolidata sinergia con la
FISA (Fondazione Internazionale per lo sviluppo aeronautico).
E naturalmente non poteva mancare il supporto economico di
VR MEDICAL, azienda farmaceutica che ha sviluppato dei prodotti per il trattamento non chirurgico dell’artrosi, fratture ossee, tendiniti e neuropatie, oltre alla salute della donna.
Numerosi sono stati i racconti giunti negli ultimi due giorni utili; l’ultimo ha addirittura preannunciato un lunghissimo finale a mezzo di piano di volo anticipato a dimostrazione che gli autori/autrici preferiscono volare a lungo con le loro creature e atterrare solo quando l’aeroporto sta per chiudere le sue piste.
A causa della congestione di traffico nei piazzali e delle vie di rullaggio, La Segreteria sta ancora vagliando gli ultimi racconti atterrati prima di darne ufficialmente il “ricevuto” ai rispettivi autori/autrici.
Al momento ci è dato sapere solo un numero orientativo di testi partecipanti a questa edizione: superiore ai 40!
Purtroppo non possiamo fare a meno di far cenno a un questione per noi piuttosto dolente o quantomeno annosa almeno per chi, come noi, nutre il massimo rispetto per il lavoro letterario altrui ma che ha il dovere morale di porre tutti i partecipanti sullo sesso piano di equità.
Ebbene, con sommo rammarico, alcuni racconti non sono stati accettati dalla Segreteria del Premio in quanto non conformi ai requisiti previsti dal regolamento del Premio, in particolare rispetto a quello fondamentale secondo cui il testo presentato deve essere un racconto. Un racconto anziché una fiaba/favola o un articolo giornalistico.
Inoltre altri racconti avevano invece un contenuto aeronautico talmente flebile (per non dire inesistente) che la Segreteria, suo malgrado, è stata obbligata a informarne i rispettivi autori/autrici. E in alcuni casi, l’operazione non è stata indolore. Ma avremo occasione di chiarire alcuni di questi aspetti nel prossimo Comunicato mentre altri ancora saranno motivo di esemplificazione e integrazione del regolamento del Premio della prossima edizione. Ciò a dimostrazione della serietà degli organizzatori e a difesa della bontà genuina dell’iniziativa promossa.
Non poteva mancare una nota di colore. Un’autrice ha inviato addirittura una composizione storico-aeronautica in versi (con rime baciate) benché fosse consapevole che, sebbene con grande rammarico, la Segreteria non avrebbe ammesso la mirabile opera letteraria. Prontamente contattata, l’autrice ha confessato che era talmente entusiasta del nostro Premio che non avrebbe rinunciato giammai a comporre un testo ricorrendo alla sua formula letteraria preferita. Lode all’autrice! Leggeremo i suoi versi in VOCI DI HANGAR.
Fortunatamente sono stati diversi gli autori/autrici che per la prima volta si sono lanciati senza paracadute in questo confronto letterario come pure numerosi sono gli affezionati narratori/narratrici che hanno inviato i loro racconti sebbene con all’attivo già diverse partecipazioni al Premio con risultati, in taluni casi, anche assai notevoli. Benvenuti ai primi, bentornati ai secondi.
Un particolare saluto va a un’autrice in tenerissima età: solo 10 anni!
Al momento, la giuria del Premio, è impegnata nel febbrile lavoro di lettura e valutazione del materiale ricevuto. Ai giurati, provenienti dal mondo del volo e con esperienze di carattere editoriale, spetta dunque l’ingrato compito di decretare il vincitore e gli altri 19 finalisti i cui racconti costituiranno il contenuto dell’antologia del Premio pubblicata da Logisma che ormai è l’editore del Premio per antonomasia.
Come da regolamento, tutti gli altri racconti – classificati indistintamente in una virtuale XXI posizione – troveranno ospitalità nel grande hangar di VOCI DI HANGAR.
Appuntamento perciò al 01 agosto per apprendere il nome dei 20 finalisti e dei XXI classificati mentre occorrerà attendere fino al 15 di agosto per conoscere i vincitori (c’è anche quello stabilito da VR Medical) e la classifica finale.
Un sincero ringraziamento a quanti si sono cimentati nella scrittura di soggetti aeronautici; dalla Segreteria del Premio giunga loro il nostro più che mai benaugurale “in becco all’aquila”.
titolo: Manuale pratico per la licenza di pilota privato
autore: Lorenzo Carrozzoni
editore: IBN Editore
anno di pubblicazione: 2018
ISBN: 9788875654146
Non sapevo che Lorenzo Carrozzoni, istruttore del nostro Aeroclub di Rieti, avesse scritto un manuale pratico per la licenza di pilota privato. Per il suo carattere schivo e modesto l’autore non ne aveva parlato granché, evidentemente. Poi ne ho scoperto due copie in segreteria.
Il volume adesso in mio possesso è uno di quei due.
La prima impressione che ho avuto di questo libro si potrebbe condensare in una sola parola: simpatico.
Si, un libro può essere anche simpatico. Il colore della copertina, bianco latte, con il disegno stilizzato di un aereo ad ala alta, forse un P66C, di colore rosso, sovrastato dal titolo, scritto con caratteri ben scelti e dal colore ben scelto anche quello, attira lo sguardo e suscita un sentimento di simpatia.
Ma ci sono altri aggettivi che lo possono descrivere altrettanto bene. Essenziale, per esempio. Ad un esame rapido del contenuto si nota subito che gli argomenti trattati sono stati accuratamente scelti proprio per la loro essenzialità, selezionati con cura tra tutti in modo da dare al lettore l’immediato accesso ai concetti che servono, senza disperdere energie preziose in direzioni diverse.
Infatti, un altro aggettivo che descrive questo manuale è quello riportato nel titolo stesso: pratico.
Ci troviamo tra le mani un simpatico ed essenziale manuale pratico.
Il primo capitolo si intitola “L’aeroplano e l’aeroporto”. Sono due argomenti dei quali si potrebbe parlare per ore, anzi per giorni. Ma giustamente Lorenzo ne parla qui in maniera stringata, evidenziando solo ciò che serve sapere subito per poter comprendere la macchina e l’ambiente nel quale opera. E’ fuori discussione che un aereo, per volare, deve operare da un aeroporto.
La descrizione dell’aeroplano è basata su un tipo di macchina standard, il P66 Charlie. Pur essendo questo un modello quasi scomparso dallo scenario dell’Aviazione generale, resta tuttavia validissimo, essendo stato concepito proprio come addestratore basico ed anche avanzato per il conseguimento della licenza di pilota privato. Ciò che vale per il P66 vale altrettanto per altre macchine dello stesso tipo, come il Cessna 150, 152 e 172. E vale per tutti gli aerei ultraleggeri che operano nel Volo da Diporto e Sportivo.
Lorenzo descrive tutto ciò che bisogna sapere di questo aereo, la fusoliera, gli strumenti, i comandi, la radio etc. Un primo disegno della fusoliera con la nomenclatura delle sue parti essenziali rende chiaro di cosa si parla nel capitolo.
Il secondo disegno rappresenta il cruscotto, con gli strumenti, i comandi di volo, la manetta del gas, la bussola e la linea degli interruttori.
Poi parla dell’aeroporto. Il terzo disegno è la rappresentazione grafica di una pista, con le vie di rullaggio, il piazzale, la Torre di Controllo, la manica a vento. E relativa nomenclatura.
Per iniziare non serve di più. Del resto, ogni argomento aeronautico è suscettibile di approfondimenti notevoli, con tutta la normativa che li riguarda.
Questo primo capitolo si può considerare come una sorta di Missione zero, fatta a terra, con lo scopo di introdurre concetti e vocaboli necessari ad evitare fraintendimenti nella lezione pratica successiva, che sarà in volo e che potremmo chiamare Missione uno.
Non è mia intenzione descrivere ogni capitolo del manuale, ma forse è bene dire che il secondo capitolo parla subito del volo per assetti. E questo è un argomento di estrema importanza. Bene ha fatto Lorenzo a metterlo all’inizio. L’allievo deve prendere consapevolezza sin da subito dell’importanza di volare per assetti, perché questo sarà il suo pane quotidiano in tutta la sua carriera di pilota, dal semplice volo a vista fino al volo strumentale, che imparerà se vorrà andare oltre fino a fare di questa attività una professione.
Il volo per assetti è l’essenza del volo in ogni sua forma. Lo sanno bene i piloti di aliante, i quali, volando senza avere un motore, possono fare riferimento solo all’assetto per stabilire le varie velocità.
Anche in questo capitolo ci sono diversi disegni esplicativi, molto ben fatti.
Andando avanti nei vari capitoli troviamo le missioni di volo che costituiscono la progressione didattica tipica, sempre trattata in maniera chiara e semplice. I disegni aiutano nella comprensione.
Perciò l’allievo può usare questo manuale sia per studiare ogni missione prima di effettuarla in volo ed avere le idee già chiare su cosa lo aspetta nel volo pratico, sia per rivedere l’argomento dopo il volo, a terra e senza avere la mente impegnata da una moltitudine di input e di distrazioni.
Molto utile e proficuo davvero.
Ma ora vorrei mettere in luce un altro pregio di questo manuale.
Dopo aver visto tanti altri manuali di volo e conoscendo la loro struttura, ho sempre sentito la necessità di trovare descritte in maniera più efficace certe manovre importantissime, la cui comprensione chiara e precisa aiuta, secondo me, nella progressione dell’apprendimento. Molti manuali ne parlano in modo troppo complicato e gli argomenti si confondono in un mare di concetti troppo dispersivi. Qui no. Lorenzo li spiega in maniera mirata, chiara e semplice, senza inutili complicazioni troppo scientifiche e con disegno a corredo.
Parlo, ad esempio, della differenza tra salita rapida e salita ripida. Della discesa veloce. Della virata stretta. Dell’atterraggio con il vento di traverso. Tutti argomenti che potranno essere studiati in maniera più approfondita in un secondo tempo, utilizzando altri libri. Ma in una fase iniziale si sente la necessità di avere poche idee, ma molto chiare.
Non mancano capitoli che parlano degli spazi aerei, delle radioassistenze alla navigazione e delle carte aeronautiche. Argomenti, questi, che si possono trattare in modo essenziale riferito alla navigazione dal momento che non passa giorno senza che cambi qualcosa nella normativa di riferimento. Sarà compito del pilota mantenersi aggiornato costantemente, consultando pubblicazioni e siti di riferimento. Ma per farlo deve conoscerne le basi, che sono proprio quelle contenute in questo manuale.
L’ultimo capitolo è un inedito totale. Non ricordo di avere mai letto niente al riguardo su nessun manuale, ma potrei sbagliare. Si tratta, come dice il titolo, di una necessità assoluta che il pilota deve cercare di soddisfare per il buon andamento di ogni navigazione: pensare avanti all’aeroplano.
In altre parole il pilota non si deve mai trovare impreparato di fronte a nessuna condizione di volo. L’aereo va veloce, ma il pensiero lo deve sempre precedere. A volte le cose vanno proprio anticipate, altrimenti saremo sempre in ritardo e… questo in volo non va bene.
Per raggiungere questa condizione bisogna essere preparati, addestrati e bisogna avere le idee più chiare possibile.
Il manuale di Lorenzo serve proprio a questo.
Per i disegni Lorenzo si è rivolto ad un amico disegnatore che ha fatto un lavoro davvero egregio. I disegni sono bellissimi, chiari e precisi. E ce ne sono una marea in tutto il libro.
Nella quarta di copertina troviamo una foto dell’autore insieme al suo amico disegnatore, sotto l’ala di un P66 Charlie. La foto è un po’ piccola, ma va bene ugualmente.
Il libro si può trovare sul sito di IBN, loro spediscono ovunque. Per chi abita a Roma occorre recarsi in via dei Marsi, 57 alla libreria Aviolibri. Il quartiere è quello storico di San Lorenzo. Aviolibri dispone anch’essa di un valido sito web con la possibilità di acquisti on-line. Altrimenti presso gli abituali rivenditori virtuali o reali.
Recensione a cura di Evandro Aldo Detti (Brutus Flyer)
Didascalie a cura della Redazione di VOCI DI HANGAR
Il titolo non lascia adito a dubbi, l’autore ci descriverà la sua personalissima esperienza per il conseguimento della licenza di volo a vela.
Una passione nata fin da ragazzo, che lo porterà a diciannove anni alla scuola sottufficiali di Caserta, e alla fine del corso di marconista elettronico di bordo al reparto operativo di Grosseto. Al IX gruppo caccia intercettori con gli F-104 Starfighter.
Questo suo trascorso militare, la disciplina, la meticolosità lo accompagnerà durante il suo corso di volo a vela e affiorerà più volte.
L’approccio migliore alla lettura di questo libro è quello di essere consapevoli che andremo a leggere una specie di diario. Un diario dove l’autore ha descritto meticolosamente le missioni di volo (non tutte le più salienti), le emozioni provate, le relazioni interpersonali.
Anche lo stile tipografico, le foto a colori raggruppate al centro del testo, la copertina foderata, ci fanno pensare a un diario, che andremo a sfogliare, con il permesso dell’Autore il quale ha deciso di condividerlo.
“Volare in aliante è qualcosa di strano, non è semplice da descrivere, solo chi lo ha provato intensamente riesce ad esprimere quale vera sensazione si prova galleggiando nel cielo al semplice fruscio del vento che avvolge e risuona nell’abitacolo.”
E’ un voler imprimere per sempre il ricordo di questo suo percorso.
“Ogni volta che rileggo questo libro, rivivo esattamente le emozioni che ho provato in quei giorni intensi. E’ come continuare a volare, anche se fisicamente non sono a bordo.”
Il particolare rapporto che si crea con il proprio istruttore:
“Forse lui già lo sapeva che avrei fatto il decollo in quella giornata, io avevo capito che ormai non avrebbe più procrastinato quella data perché era arrivato il momento, e mi sarei trovato solo con me stesso e con il mio addestramento.”
“Un istruttore di volo a vela alle volte assomiglia più ad uno psicologo, che riesce a capire fino a quando un allievo è in grado di spingersi avanti per controllare la situazione circostante e a non farsi sopraffare dall’insicurezza e dalla paura.”
La paura, questo sentimento che, nell’immaginario collettivo, sembra non appartenga ai piloti :
“Avere paura è una cosa normalissima e del tutto normale. Per un pilota è un sentimento che bisogna accettare e controllare e di cui non bisogna mai vergognarsi.”
Come ogni esperienza risente del background, del presente e delle aspettative soggettive.
Certo non ci si aspetta l’uso di certi termini :
“vuoti d’aria” ogni pilota, soprattutto un volovelista sa bene che non esistono, ma sono solo forti discendenze. Ma per fortuna lo troviamo una volta sola.
“cabina” che riferito ad un aliante suona un pochino fuori luogo, infatti nel testo lo troviamo alternato a “abitacolo” termine più appropriato.
Qualcuno potrà riconoscersi negli stati d’animo nelle emozioni provate.
Qualcun altro potrà ritenerle un po’ troppo esagerate.
Il lettore non addentro al mondo del volo potrà rimanere anche un po’ disorientato, se non addirittura annoiato, dal forte dettaglio tecnico nel descrivere il volo.
“Questo è ‘Il mio volo in aliante’, un racconto, una storia realmente accaduta, come un piccolo fotogramma di un periodo della mia vita”
Ebbene sì! Questo è il volo in aliante di Marco Forcella.
Non è un racconto generico, ma il suo personalissimo percorso.
Il suo sentire e vivere il volo.
Essere parte di quel cielo che fin da bambino lo attirava, e che guardava voltando la testa all’insù.
Recensione e didascalie a cura di Franca Vorano
Didascalia e fotografie a cura della Redazione di VOCI DI HANGAR
X edizione Premio letterario “Racconti tra le nuvole
COMUNICATO STAMPA
nr 2 del 12 aprile 2022
Prende inesorabilmente quota la X edizione del premio letterario RACCONTI TRA LE NUVOLE.
Inesorabilmente e con un buon “rateo di salita” occorrerebbe dichiarare, almeno secondo la fraseologia consona all’iniziativa.
Più prosaicamente siamo lieti di annunciare che, alla data odierna, la Segreteria del Premio ha già ricevuto ben tre racconti (evidentemente gli autori ce l’avevano in punta di penna!). Inoltre, secondo il nostro servizio di intelligence, ci teniamo a rendervi edotti che il “tema suggerito” di questa edizione è stato colto con parole di grande apprezzamento da uno svariato numero di soci dell’HAG. Certamente non si tratta di una fetta congrua dell’umanità volante ma comunque di una nicchia piuttosto significativa di esperti in materia.
Forse – di questi tempi – di “spirito di fratellanza” occorrerebbe almeno parlarne e non guasterebbe concretizzarlo con atti fraterni, appunto. Magari su scala planetaria e non solo nel mondo aeronautico. Sarebbe auspicabile … Intanto, nel nostro modesto microcosmo, intendiamo farlo per l’edizione 2022 del Premio. Dunque spirito di fratellanza nel mondo del volo in tutte le sue forme.
Tornando ai soci benemeriti dell’HAG (tutti appassionati piloti ma affetti da un’endemica stitichezza per la narrativa scritta) ci auguriamo che si cimentino davvero in qualche gradevole racconto a tema. Staremo a vedere. Perché è risaputo che i piloti sono un po’ come i marinai, i cacciatori e i pescatori … nel senso che sono inclini al racconto orale anziché quello scritto. Perché, che cosa avevate immaginato?
In verità confidiamo nella moltitudine di appassionati di Aviazione e di Spazio piuttosto che negli addetti ai “voli” come i piloti o i manutentori aeronautici, giusto per citare alcune categorie.
Cogliamo invece l’occasione di questo comunicato stampa per accennare noi a un ottimo racconto (ma in realtà si tratta di un pezzo dai sapori giornalistici) affinché gli autori/autrici che volessero cimentarsi in questa singolare sfida di parole possano tenerlo ad esempio. Giusto per far comprendere loro cosa intendiamo per “fratellanza” in Aviazione. Nulla di più. Naturalmente lungi da noi volerlo additare come il racconto perfetto da emulare – o peggio – scopiazzare.
Ci riferiamo al testo fornitoci da nostro fido Evandro Detti che porta per titolo proprio il nome/cognome dei due protagonisti principali: il tedesco Franz Stigler e lo statunitense Charlie Brown.
potrete apprendere l’intera vicenda che costituisce un caso esemplare di fratellanza tra piloti, sebbene nella fila delle opposte forze aeree belligeranti. Una storia di onore e di rispetto della vita umana, valori più che mai calpestati in questi giorni di guerra in cui vengono alla luce nefandezze inenarrabili compiute tra popoli fratelli.
Se vorrete sapere qualcosa di più a proposito di questo emblematico episodio della II Guerra Mondiale, potrete leggerne addirittura la scheda critica (stilata dalla Redazione del sito) in questa altra pagina:
Buona lettura e, soprattutto, buona scrittura qualora questo racconto vi sarà d’ispirazione.
Resta inteso che il tema di fondo del Premio, a prescindere dal “tema suggerito” di questa edizione, è e rimane il tema aeronautico/astronautico. In tutte le sue molteplici forme, dimensioni, collocazioni spazio-temporali. Tema sviluppato rigorosamente nell’ambito di un racconto e non in favole o articoli giornalistici, epistole, poesie e tutte le altre forme narrative diverse da un racconto. RACCONTI LE NUVOLE, appunto.
Buona scrittura.
Per qualsiasi informazione: www.raccontitralenuvole.it
L'unico sito italiano di letteratura inedita (e non) a carattere squisitamente aeronautico.
Aforismi
Che il cielo me la mandi buona … ma soprattutto “disponibile”.
(Gabriele Tasca)
Q.T.B.
PILOTA: Lancetta altim. post. 1000m in palla. MECCANICO: Sostituito altimetro con altro revisionato
(Suggerita da Big Mark)
Check-In
SECURITY: Signora, può tornare indietro, togliere le scarpe e metterle nella macchina? PASSEGGERA: Nella macchina? Ma scherza? E poi che faccio? Torno scalza dal parcheggio?