VOCI DI HANGAR e l’HAG (Historical Aircraft Group)
sono lieti di invitare i finalisti della V edizione del Premio fotografico/letterario “Racconti tra le nuvole” a partecipare alla cerimonia di premiazione del Premio che si terrà:
domenica 17 dicembre 2017 alle ore 12,00
presso l’hangar Badoni (il terzo dall’ingresso) del Museo Storico dell’Aeronautica Militare Italiana
sito all’interno dell’Aeroporto “Luigi Bourlot”, Strada Circumlacuale, snc – Loc. Vigna di Valle , 00062 – Bracciano (Roma), Lago di Bracciano
Si tratterà di un incontro assolutamente informale (non è d’obbligo la giacca nè la cravatta) e sarà l’occasione per conoscere i giurati, i membri della Segreteria nonchè gli organizzatori del Premio. Sarà il luogo ideale per scambiarci opinioni e magari qualche pettegolezzo. A questo scopo e per procedere inoltre all’accreditamento, preghiamo di raggiungere l’hangar già alle ore 11,00.
Il museo rimarrà aperto a partire dalle 9 del mattino ininterrottamente fino alle 16,30 del pomeriggio e dunque sarà possibile visitarlo prima e dopo la cerimonia.
Nell’ambito dell’area museale è presente un’area ristoro tuttavia, attorno alle 13, L’HAG sta organizzando il pranzo all’interno dello stesso hangar Badoni. Ulteriori dettagli saranno forniti a brevissimo.
L’ingresso è libero e dunque, al seguito, saranno graditi bambini, amici, familiari ed eventuali simpatizzanti, ammiratrici/ammiratori. Sono priobite bandiere, trombe e tamburi ma suggeriamo macchine fotografiche e una memoria sgombra per ricordare ogni dettaglio.
Per ulteriori informazioni utili a “volare” fino al luogo sopraelencato, può visitare il sito web del museo all’indirizzo:
Non senza difficoltà, i nostri magnifici sette membri della giuria della V edizione del Premio fotografico/letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE” hanno espresso le loro valutazioni riguardo i 38 racconti e le 15 fotografie pervenuti alla Segreteria del Premio.
Ecco dunque la classifica finale della:
Sezione letteraria
SPAD – Giuseppe Bonasia
DUE ALI DI GABBIANO – Maddalena Schiavi Medas
ERAVAMO IO E LA PISTA – Evandro Detti
4) L’ANGELO GIALLO – Laura Gallo
5) BLANIK VV23 – Maurizio Landi
6) IN VOLO AL CHIARO DI LUNA – Gianni Odino
7) LEZIONI DI VOLO – Gaetano Andretta
7) AMERIGO E GLI AVIATORI DELLA TAVOLA ROTONDA – Antonio Viciani
8) IL PARADISO DEL VOLO – Eleonora Cappa
9) I VOLTI OSCURI DELLA STORIA – Alessandro Corsi
10) L’IMPOSSIBILE – Chiara Schiavone
11) APPUNTAMENTO CON IL VOLO – Cristina Giuntini
12) VERSO IL CIELO – STORIA DI UN PILOTA – Roberto Cipolato
13) LA TERRA AZZURRA – Marilina Daniele
14) VOLARE OH OH! – Elisa Trettene
15) UNA CARRIOLA IN VOLO – Massimo Bencivenga
16) VOLA A CASA – Riccardo Sciarra
17) AVVENTURE CON G – Claudio Di Blasio
18) NUVOLA – Marcella Di Franco
19) RACCONTO FUTURISTA – Daniele Casalini
20) NEL MIO CIELO – Michele Gagliani
21) LA FARFALLA DALLE ALI D’ARGENTO – Aurora Cantini
21) IL MIO GRANDE VIAGGIO – Carlo Comerlate
21) IL CIELO SOPRA LA GUERRA – Monica Fiorentino
21) LA FORTEZZA IN FONDO AL MARE – Mara Limonta
21) IN VIAGGIO VERSO IL BUIO – Olga Carelli
21) ALLA RICERCA DEL VERDE – Francesca Facoetti
21) LEGGERO COME IL VENTO – Concetta Figura
21) MA QUANTO MI COSTI – Michele Gagliani
21) SEMINARIO SICUREZZA – Michele Gagliani
21) LA VOCE DI BADGER – Roberto Giudorzi
21) CRONACHE INTERPLANETARIE – Vito Grisoni
21) IN VOLO TRA LE NUVOLE E NELLO SPAZIO – Massimiliano Murgia
21) NUVOLE ELETTRICHE – Roberto Paradiso
21) L’ULTIMO VOLO DI KENNEDY – Annalisa Santi
21) IN VOLO PER UNA PARTITA DI CALCIO NELLA STORIA – Gaia Simonetti
21) UN VOLO INDIMENTICABILE – Sandro Rosati
21) VOLO AZ “UN SESSANTOTTINO IN ARIA” – Francesco Rubino
La V edizione ha riservato una piacevole sorpresa: un ex equo in VII) posizione … dunque, ai 20 finalisti che vedranno pubblicati le loro composizioni all’interno dell’antologia del Premio – edizione 2017, si aggiungerà un extra bonus: il XXImo racconto.
Per gli altri partecipanti, tutti classificati alla XXIma posizione, la pubblicazione avverrà attraverso le pagine del sito web VOCI DI HANGAR. A loro verrà riservato un ampio angolo dell’hangar con acclusa biografia dell’autore, sinossi e recensione della redazione.
Ecco invece la classifica della sezione:
Sezione fotografica
TOUCH AND GO SPECIALE – Giorgio Levorato
2) IN VOLO – Adalgisa Angeletti
2) IL CIELO SOPRA DI NOI – Adalgisa Angeletti
2) ICARO – Luca Zonari Canè
2) PRONTO AL VIA – Luca Zonari Canè
2) GEMELLI DIVERSI – Luigi Orlandi
2) THE GREAT GIG IN THE SKY – Luigi Orlandi
2) THE RAVENS – Luigi Orlandi
2) AERMACCHI MB-308 DETAIL – Michele Rallo
2) SIAI SF-260 LATERAL VIEW – Michele Rallo
2) AERMACCHI MB-326 LATERAL VIEW – Michele Rallo
2) NORTH AMERICAN T6 DETAIL – Michele Rallo
2) FIAT G-46 FRONT – Michele Rallo
2) PIAGGIO P-166 – Michele Rallo
2) LA CORSA VERSO IL CIELO – Giorgio Levorato
Come da regolamento, la fotografia vincitrice apparirà come copertina dell’antologia mentre le altre, tutte classificatesi al II posto, saranno pubblicate nelle pagine web del sito VOCI DI HANGAR con acclusa biografia dell’autore nonché una breve scheda che ne chiarirà le caratteristiche, luogo e data dello scatto.
Ovviamente sarà cura della Segreteria del Premio informare a mezzo e-mail tutti gli autori e fotografi circa l’esito finale della loro partecipazione alla V edizione di “RACCONTI TRA LE NUVOLE”.
A questo punto, a nome degli organizzatori, permetteteci di ringraziare coloro che, pur partecipando con impegno e passione, non sono giunti in finale. Grazie per essere stati “dei nostri”, per esservi messi in gioco e per aver declinato a modo vostro il cielo, il volo e il mondo aeronautico in tutte le sue sfumature. Grazie davvero.
Ci auguriamo che la sensibilità, le “storie”, il talento letterario e l’occhio fotografico di chi non è stato premiato in questa edizione possa trovare il giusto riconoscimento … magari non più tardi della prossima edizione del Premio. Ci contiamo!
Non senza difficoltà, i nostri magnifici sette membri della giuria della V edizione del Premio fotografico/letterario “RACCONTI TRA LE NUVOLE” hanno decretato, come da regolamento, i 20 finalisti della sezione letteraria nonché i 5 finalisti della sezione fotografica.
Eccoli in ordine rigorosamente alfabetico di autore:
Sezione letteraria
# LEZIONI DI VOLO – Gaetano Andretta
# UNA CARRIOLA IN VOLO – Massimo Bencivenga
# SPAD – Giuseppe Bonasia
# IL PARADISO DEL VOLO – Eleonora Cappa
# RACCONTO FUTURISTA – Daniele Casalini
# VERSO IL CIELO – STORIA DI UN PILOTA – Roberto Cipolato
# I VOLTI OSCURI DELLA STORIA – Alessandro Corsi
# LA TERRA AZZURRA – Marilina Daniele
# ERAVAMO IO E LA PISTA – Evandro Detti
# AVVENTURE CON “G” – Claudio Di Blasio
# NUVOLA – Marcella Di Franco
# NEL MIO CIELO – Michele Gagliani
# L’ANGELO GIALLO – Laura Gallo
# APPUNTAMENTO CON IL VOLO – Cristina Giuntini
# BLANIK VV23 – Maurizio Landi
# IN VOLO AL CHIARO DI LUNA – Gianni Odino
# DUE ALI DI GABBIANO – Maddalena Schiavi Medas
# VOLA A CASA – Riccardo Sciarra
# L’IMPOSSIBILE – Chiara Schiavone
# VOLARE OH OH! – Elisa Trettene
# AMERIGO E GLI AVIATORI DELLA TAVOLA ROTONDA – Antonio Viciani
Sezione fotografica
# IN VOLO – Adalgisa Angeletti
# TOUCH AND GO SPECIALE – Giorgio Levorato
# GEMELLI DIVERSI – Luigi Orlandi
# THE GREAT GIG IN THE SKY – Luigi Orlandi
# ICARO – Luca Zonari Canè
Occorrerà attendere fino al 10 novembre per apprendere finalmente i vincitori nonché le classifiche generali con l’elenco dettagliato dei piazzamenti.
Ovviamente sarà cura della Segreteria del Premio informare a mezzo e-mail tutti gli autori e fotografi circa l’esito finale della loro partecipazione alla V edizione di “RACCONTI TRA LE NUVOLE”.
A questo punto, a nome di VOCI DI HANGAR e dell’HAG, permetteteci di ringraziare coloro che, pur partecipando con impegno e passione, non sono giunti in finale. Grazie per essere stati “dei nostri”, per esservi messi in gioco e per aver declinato a modo vostro il cielo, il volo e il mondo aeronautico in tutte le sue sfumature. Grazie davvero.
E’ scaduta lo scorso sabato 30 settembre la data ultima di presentazione dei racconti e delle fotografie per la partecipazione alla V edizione del Premio fotografico/letterario “Racconti tra le nuvole”.
L’iniziativa, che si prefigge la diffusione della cultura aeronautica a mezzo della scrittura creativa e della moderna arte figurativa, è organizzata dall’associazione di velivoli storici HAG, Historical Aircraft Group e dal nostro sito di letteratura aeronautica con la collaborazione con la rivista VFR AVIATION e il supporto della FISA, Fondazione Internazionale per lo sviluppo aeronautico.
L’edizione 2017 ha visto l’adesione di ben 38 racconti e di 15 immagini.
Come nella precedente, anche in questa edizione la partecipazione alla sezione narrativa vede la perfetta parità di genere in quanto 19 maschietti e 19 femminucce hanno inviato alla Segreteria del Premio le loro composizioni mentre, fatta eccezione per una sola partecipante, sono tutti di sesso maschile coloro che hanno preferito rubare l’immagine fuggente a mezzo di una fotocamera.
Molti autori hanno ritenuto opportuno coccolare fino all’ultimo istante la propria creatura tanto che, l’ultimo giorno utile, si sono aggiunte 3 fotografie e ben 7 racconti, l’ultimo dei quali è stato virtualmente consegnato alla Segreteria addirittura alle 23:40, ora locale del meridiano di Rieti (centro d’Italia).
Inoltre, a dimostrazione che il Premio costituisce un ottimo stimolo creativo, occorre riportare il seguente dato statistico: una buona metà dei partecipanti di questa edizione era già sceso in lizza nelle precedenti. Dunque un gradito appuntamento cui hanno aderito diversi affezionati praticanti della narrativa a tema.
A questo si aggiunge la conferma di uno strano fenomeno già manifestatosi in passato: la presenza preponderante degli amanti “terrestri” del volo e della scrittura rispetto ai praticanti di attività aeronautiche o comunque ex piloti di aeromobili. Che pure ci sono ma rappresentano una minoranza. Da qui la presenza di racconti di ampio respiro aeronautico, ossia non solo cronache di voli e di vicissitudini aeree ma anche storie di cielo e di nuvole, talvolta surreali o di purissima fantasia.
In questo senso, si rinnova, come già accaduto nella precedente edizione: la significativa partecipazione di autori/autrici che si dilettano con una certa convinzione nella frequentazione di Premi letterari, i cosiddetti “concorsisti”, già blasonati e dunque avvezzi all’arte scrittoria.
Tra di loro, in questa V edizione del premio, si annoverano: un giornalista televisivo professionista, una giovanissima liceale e diversi autori che hanno già dato alle stampe romanzi, raccolte di racconti, saggi e manuali addestrativi di volo, mentre quasi tutti hanno vinto o comunque sono giunti finalisti in altri premi letterari.
Come da bando di concorso, tutto il materiale raccolto è stato girato alla giuria i cui membri – è bene sottolinearlo – saranno noti solo all’atto della pubblicazione dell’antologia del Premio. A loro spetta l’ingrato compito di valutare serenamente racconti e fotografie.
Appuntamento dunque al 1 novembre per apprendere l’elenco dei 20 finalisti della sezione letteraria e le 5 migliori immagini che accederanno di diritto alla fase terminale del Premio. Occorrerà invece attendere fino al 10 novembre per apprendere finalmente i vincitori nonché le classifiche generali con l’elenco dettagliato dei piazzamenti.
Ovviamente sarà cura della Segreteria del Premio informare a mezzo e-mail tutti gli autori e fotografi circa l’esito finale della loro partecipazione alla V edizione di “Racconti tra le nuvole.
La giuria del Premio, nel frattempo, è impegnata nel febbrile lavoro di valutazione del materiale ricevuto. Ai sette giurati, proveniente dal mondo dell’editoria e del volo, l’ingrato compito di decretare i 3 vincitori e i 17 finalisti della sezione letteraria nonché il vincitore della sezione fotografica che, di diritto, vedrà il proprio scatto in bella mostra sulla copertina dell’antologia del Premio pubblicata dall’editore Logisma.
Appuntamento dunque al 10 novembre per apprendere il nome dei vincitori e, non più tardi di metà dicembre, per poter leggere/vedere tutte le loro opere.
Come si legge sulla copertina del libro, una edizione Longanesi § C., si tratta dei ricordi di un pilota d’assalto italiano nei cieli infuocati dell’Africa Settentrionale.
Infatti il volumetto contiene una lunga serie di racconti di guerra, ambientati in quel teatro drammatico quale è stato quello libico.
Se dovessi sintetizzare in poche parole l’intero libro direi che, fondamentalmente, si tratta dell’ennesima testimonianza di come, in quegli anni, si siano contrapposti due elementi: l’eroismo degli italiani in guerra (in qualunque corpo e in qualunque luogo), costretti a combattere una guerra che non sentivano come loro, senza equipaggiamenti e senza organizzazione e la diffusa sciatteria e meschinità, inadeguatezza e, a volte, criminale colpevolezza di coloro che stavano ai vertici del potere politico italiano.
Il libro è scritto da un pilota, cioè da un combattente che poteva vedere le cose dall’alto. Un punto di vista elevato, dal quale era più facile avere una visione d’insieme. In particolare, all’autore appariva ben evidente quale fosse il terreno sul quale si combatteva, l’orografia del paesaggio, le distanze, enormi e spesso costituite da solo deserto, le frequenti tempeste di sabbia e la loro grande estensione, la distanza dal mare degli accampamenti di fortuna nei quali i soldati erano precariamente sistemati etc. Gli aeroporti erano semplici strisce di deserto, livellate alla meglio.
Gli aerei di cui parla il nostro pilota erano i CR 32 e 42. Biplani, superati ormai da anni, ma che il governo di allora manteneva in produzione, probabilmente per non scontentare qualche personaggio dell’industria. Ma intanto gli alleati, gli Inglesi prima e gli americani dopo, avevano aerei molto più performanti, terribilmente meglio armati, veloci, maneggevoli e dotati di maggiore autonomia.
Contro questi aerei i nostri piloti andavano ad ingaggiare combattimento, spesso in numero molto inferiore, magari ad alta quota, con l’handicap delle cabine aperte, senza protezione adeguata dal freddo e spesso senza neanche l’impianto dell’ossigeno.
Questo descrive il libro.
Una lettura, ancora una volta, illuminante. L’eroismo è una cosa. La capacità strategica e la dotazione tecnica sono un’altra faccenda.
Si percepisce chiaramente, anche dove non viene detto esplicitamente, quanto fosse sofferta una simile situazione. E si coglie anche una sorta di fatalismo, di rassegnazione, nei confronti di tragici episodi, frequentissimi, dove si moriva, si restava feriti gravemente, ci si salvava per pura casualità.
E non si poteva in alcun modo protestare. La più lieve parvenza di critica sarebbe stata considerata disfattismo.
Due sono gli elementi che descrivono meglio l’inadeguatezza della politica italiana e tedesca in quella disgraziata guerra del Nord Africa.
Il primo riguarda il fatto che tutti i convogli di navi ed anche le squadriglie di aerei che dall’Italia dovevano rifornire, di truppe e materiali, il Nord Africa, erano soggetti agli attacchi, per mare e per aria, dalla vicina Malta, che non si era pensato di dover neutralizzare prima. Ci si era provato, ma con il pressappochismo e l’improvvisazione soliti, per cui Malta era rimasta lì. Risultato: tantissime navi affondate, squadriglie di aerei, da trasporto e non, abbattuti, migliaia di militari e civili morti e preziose merci perdute. Per anni.
L’altra questione riguarda la geografia del teatro di guerra. Il nemico era stato respinto attraverso migliaia di chilometri, dalla Libia verso l’Egitto. Negli anni le vicende di guerra sono state altalenanti, con perdite e riconquiste di posizione continue. Chi vuole si può documentare meglio attraverso tanti libri. Ma in sintesi, alla fine, il nemico si stava ritirando verso l’Egitto. Mancavano davvero poche decine di chilometri dal confine. L’autore descrive l’arrivo di un’altissima personalità del regime, con macchine al seguito e perfino un cavallo bianco. Si era portato anche la spada dell’Islam che gli era stata donata. Era pronto a fare il suo ingresso trionfale ad Alessandria d’Egitto.
Peccato che nel suo genio strategico non abbia fatto caso che, durante la ritirata, il nemico si avvicinava alla sua roccaforte, con maggiore abbondanza e rapidità di rifornimenti, con più possibilità di sostituzione delle truppe stremante con forze fresche. Mentre per Italiani e tedeschi avveniva il contrario. I rari rifornimenti, quando arrivavano, prendevano terra in Libia, poi dovevano percorrere migliaia di chilometri per raggiungere il fronte avanzato, con i rischi che c’erano. Alle porte dell’Egitto l’epilogo è stato quello che tutti conoscono. L’altissimo personaggio dovette tornare indietro senza neppure il cavallo bianco.
Quanto somigliano, le vicende di allora, a quelle di oggi.
Di sicuro, parlando con tante persone, ci potranno essere molti convinti che le cose siano interpretabili in altri modi. E ognuno fornirebbe la propria chiave di lettura.
Ma qui parliamo di un libro. “I falchi del deserto” parla di quelle vicende e il suo autore ci offre la sua pacata e diplomatica (a volte non tanto) chiave di lettura.
Sergio Flaccomio è toscano. E anch’io lo sono. Nonostante ciò, spesso ho fatto un po’ di fatica a seguirlo, nei suoi modi prudenti, fatti di frasi idiomatiche, che capisco certamente, ma la sua toscanità è un po’ più antica della mia. Non fa molto uso delle virgole. Tuttavia, anche in questo libro come è stato per altri, ho ritrovato gli stessi fatti, descritti da altri autori. Mi è sembrato di ripercorrere strade e ambienti già conosciuti. Soltanto visti con altri occhi e da un’angolazione leggermente diversa.
Recensione a cura di Evandro Detti (Brutus Flyer)
L'unico sito italiano di letteratura inedita (e non) a carattere squisitamente aeronautico.
Aforismi
Se volere è potere, allora... volare è potare.
(Anonimo)
frasicelebri.it
Q.T.B.
PILOTA: nastri da rifare (grazie). MECCANICO: rifatti (prego)
(Suggerita da Big Mark)
Check-In
SECURITY: Signora, il coltello é da buttare se non vuole imbarcare … PASSEGGERA: Ma no, era di mio marito, lo porto sempre con me da quando è mancato! SECURITY: Signora, allora la accompagno ad imbarcare … PASSEGGERA: Siiì, grazie, così lo metto insieme alle foto di mio marito, sa ci tengo molto a questo coltello! SECURITY: E allora, signora, per il bagaglio spedito c’è da pagare 20 euro PASSEGGERA: No no, il coltello può pure buttarlo!