Università degli studi di Perugia ” Accademia degli stranieri “
Prova d’esame: composizione tematica. Traccia: “Le vicissitudini quotidiane dell’uomo comune sono tali e tante da superare talvolta la fantasia del più estroso scrittore del genere fantastico” ( D. Papini ) Il candidato, ricorrendo al modello narrativo epistolare, esponga una vicenda che segua la logica della citazione sopra riportata.
Svolgimento
Caro Paolo, tu sai come è difficile per me scrivere queste parole, ma non per la lingua. Perché tu piacevi a me e penso che anche io piacevo a te. Io stavo bene quando tu eri con me e spero tu anche. Tu sei bello, divertente e simpatico ragazzo, ma hai piccolo problema: tu sei pilota di aliante.
Perciò io devo scrivere questa lettera. Per spiegare perché io non voglio vedere te per il futuro.
Tu non conosci quanto io sofferto, quanta paura e fame e sete e sonno io sentito la ultima domenica che io e te stati insieme. Io pensato molto e a fine io deciso che io non posso stare tua ragazza, ancora. Io spero che tu capisce mia decisione.
Se tu non capito perché io fatto questo … beh, tu capiscerai se legge di seguito! La scorsa week-end tu hai chiesto a me se volevo venire con te e tuo amico Dante all’airporto. Ok ho detto!
Io non pensavo che airporto era un semplice prato con piccolo camping, piccola piscina, alcuni hangar e molti alianti. L’airporto in United States sono molto diversi da questo. Ma bello lo stesso.
Tu e tuo amico Dante avete comprato una vecchia caravan per campingare in airporto. Quella domenica noi portato caravan in airporto. Il viaggio stato molto lungo e lento: solo sessanta chilometer in ora. Ok, io felice lo stesso!
Dopo parcheggiato caravan in camping.
Dopo noi costruito veranda.
Dopo ancora noi andati in supermarket per comprare qualche cosa per mangiare e per bere.
Dopo noi preparato cena e dopo noi molto stanchi: andare a dormire alle mezzanotte.
Io molto felice perché stare con te. E tuo amico Dante, anche.
Domenica mattina noi alzati molto presto (sette) perché voi volare con aliante. Noi avuta colazione italiana in bar: molto buona!
Poi noi preparati alianti e poi voi briefingato con boss di stage. Lui decise che tu volava con lui su aliante due posto e Dante volava da solo. Tu ricorda vero?
Tu hai detto a me: – Boss è grande pilota, campione tante volte in gare nazionali ed internazionali -. Tu era molto contento di volare con lui. Anche io per tu.
Quando decollati io non preoccupata, io felice!
Veramente io … molto stanca e sonno, perciò andata indietro in caravan a dormire.
Io svegliata a due di pomeriggio: avere un po’ fame. E sete, anche (essere molto caldo). Perciò io andata in piscina per nuotare, poi – io pensavo – avere pranzo. Ma in frigidaire non c’era niente: solo pomidora per spaghetti! Ok, io non preoccupata: io mangiare cena quando voi atterrati. Perciò andata indietro in piscina per nuotare e bronzare pelle.
Cinque pomeriggio … voi ancora non tornare. Ok.
Sei pomeriggio … voi ancora no tornadi. Ok.
Sette di pomeriggio voi ancora non tornadi. Ok, ok, io un piccolo preoccupata!
Alle otto sera tornato solo Dante.
Lui detto a me: – Paolo è fuori campo! Vuoi venire con noi? –
– Ok – ho detto. Ma io non sapevo cosa significa parola “”fuori campo”.
Io pensato che tu era fuori di rete di airporto: noi tirare con automobile e portare dentro di campo, semplice vero?
Con Dante era altro ragazzo, un grosso e largo ragazzo che il suo nome era Marco. Dante mi ha presentato lui e detto che Marco avrebbi dato noi aiuto per portare tuo aliante in airporto.
Io però non capivo. Tu aveva detto a me: – Non devi preoccupare: aliante è molto sicuro. Lui non ha motore, è come byclicletta. Male che essa può andare è bucare ruota! –
Allora … tu aveva bucato ruota?
Ah … tu aveva detto a me anche: – L’aliante può atterrare in campo da tennis -.
Ma allora perché airporto sono così grandi?
Ok, ok, io capirò altra volta.
Perciò io andata in automobile con Dante. Mentre io saliva io visto che a la automobile era attaccato un lungo carrello: a che cosa serve? Io non so’? Loro non detto niente a me!
Poi noi usciti da airporto.
Io pensato di vedere te dopo qualche minuto … mentre noi camminava con macchina … beh, io spettavo altro minuto … ma noi camminava ancora fino a che … airporto finito: tu non era fuori di rete!
Io volevo domandare a Dante: – Dove stare Paolo? – ma lui parlava veloce con Marco.
Quando io capito racconto di aliante dentro la foresta, poi di aliante sulla montagna o in mezzo a pecori oppure in campo di tabacco … beh, io avuto freddo brivido e non aprita lingua. Io non comprendevo tutte le parole però dicevano – io sono sicura- di contadino arrabbiati con fucile e subito dopo di altra storia di cena con fungi porcini in casa di altro contadino, oppure di aliante con incidente in autostrada … Io molto preoccupata, io non felice!
Ma insomma – pensavo – dove noi stavamo per andare? Loro parlato più volte di campo di lago di Piediluco ma io non sapevo niente di dove essere lago. Noi fatto brutta strada con molte curve: io sentito male come quando essere dentro di barca. Ma in mio stomaco non c’era niente!
Era quasi notte quando noi vista macchia bianca di aliante in mezzo al campo.
Io molto felice quando vedere te, e anche tu – spero- quando vedere me. Ma tu dato a me solo piccolo braccio e bacio su fronte, poi andato con boss, Dante e Marco a smontare l’aliante e lasciata me come basilico su spaghetti con pomidora …
L’aliante era vero al centro del campo ma … non era campo da tennis! Era super grande campo con strade piccole intorno ma … a mezzo miglio – io calcolato con occhio –
Noi andato in direzione di aliante, ma molto difficile camminare perché campo arato. E molto profondo, anche.
Voi girato intorno a aliante – non ho mai capito cosa essere interessante in pancia di aliante … che tutti guardare e toccare, mah! – poi parlato quarto di ora. Dopo voi detto a me: – Indy, tu sei nostra luce! – Mah, veramente … ok, mii amici diceno che io sono ragazza brillante … ma non fare luce da sola, ancora!
– Con lampadino, Indy … con lampadino – Ah, ora io capito! … io fare luce con piccola lampadina a batteria e capito da tuo faccia che tu rabbiato con me, anche.
Io volevo chiedere perché rabbiato ma Mario dice: – India, fai luce qui – poi Dante detto: – Indy, fami luce! – poi anche boss:- Lumina, prego – … ehi! Ok, io luce … ma non potere fare luce in tre posti diversi in stesso tempo!
Voi comunquo molto bravi perché fatto aliante in quattro pezzi. E ora?
Voi preso bocca di aria e asciugato acqua su facci e corpo, poi parlato altro quarto di ora – ma italiani fare sempre così? – Finalmente voi deciso di portare ala in direzione di macchina e carrello. Ma molto difficile perché ala pesare molto e zolli molto grandi: voi sembrare come ubriachi a sabato sera.
Io avuta molta preoccupata perché tu presa parte di ala più pesa. Io pensato: se ala cade mio Paolo hamburger! Perciò io venuto vicino a te con piccola lampadina per fare conforto.
Anche tu preoccupato … ma per ala di aliante! Ricordi, vero Paolo?
Ricordi che usato una ora per andare fino a macchina? Ricordi che voi fatto venti tappi, pulito venti volte scarpa da terra, detto venti volte: – Forza che siamo arrivati! – e che voi puzzato come pecori con corna?
Io ricordi pure che era dieci di sera e che aveva tanta fame e sonno!
E voi? Voi parlato altro quarto di ora poi tu non spiegato niente, hai chiesto a me lampadina e partito verso casa di agricolo. Io non capito neanche quando Marco detto a te: – Ce l’hai abbastanza argomenti? – e tu hai risposto: – Ce l’ho, ce l’ho -. Ma che significava questo? Io non capito subito!
Dante e Marco tornati verso di aliante e io rimasta sola con boss vicino a vettura.
Campo tutto buio. Io sentito musica: esso suonava da piccola città davanti a lago. Era bella musica per ballare. Forse c’era festa di paese con grande barbecue, hot dog, popcorn, birra … poi sentito lontano parolaccia: io pensato che Marco caduto su terra. Lui non è leggero. Più orso che scoiattolo. Tu non venivi indietro e io molto stanca, sonno e fame, anche.
Io fino a oggi mai raccontato ma … boss incominciato a parlare, a chiedere a me da dove ero, se ero fidanzati, se io e te litigato spesso. Io risposto a tutte le domande poi però io capito … dove andare! In Italia voi chiama “fratta”, vero? Io so’ italiani grandi amanti ma quello no posto, non ora giusta, boss non piacere a me e poi io amare te: io ragazza con cuore e testa, anche. Io avuto freddo brivido in schiena: stato molta paura. Però io avevo possibile tana: vettura. Perciò io andata in automobile e chiusa dentro. Io salvata da pericolo, grazie a Dio!
Io non saputo cosa successo dopo perché io veramente molto stanca e sonno, perciò a caduta in dormire.
Io fatto brutissimo sogno: io ero sola in grande campo in notte. Io non sapere dove andare perché tutto buio. Io cammino ma metto piede male e cado in buca. Io provo a uscire ma mio piede bloccato. Allora io sentito rumore e vista forte luce. Io pensato: qualcuno aiuterà me. Luce e rumore era più vicina, ora … ma la luce avvicina a me .. rumore è più forte, più vicina, più forte … Oh, Dio! Essa vuole uccidere me! No, nooooo …
Io svegliata tutta bagnata in mio corpo … esso era solo sogno? No, esso non era solo sogno perché adesso io era sveglia ma sentiva ancora rumore e vedeva luce. Io poi vista che voi era vicina di essa: voi in pericolo! Io urlato a voi: – Danger! Pericolo! … scappate!
Voi guardato me e tu detto: – Indya ma che hai? Non hai mai visto un trattore?
Ma sì, certo! Era trattore … poi io capire: il trattore faceva strada con ruote su campo arato. Io però avuta molta paura e bagnata in dosso.
Voi finalmente portati tutti i pezzi di aliante vicino a carrello e vettura. Guardato orologio: era undici di notte. Io pensato: tra poco noi tornati in airporto. Io non pensavo che mettere aliante su carrello essere più difficile che portare aliante da centro di campo fino a strada! Io non capito: aliante non stare bene su sella – così loro nome, vero? – Poi bulloni non blocca sella di fusoliera, poi manca corde per legare aliante e poi … voi dimenticare indietro ultimo pezzo: ala di coda, poi girare carrello con vettura perché non poteva camminare indietro … insomma noi stati in maledetto campo fino a mezzanotti!
E voi chiamare questo fuori campo? Questo essere tragedia. Ma non per pilota, no! … per povera gente che fatto recupero!
Noi tornati dopo viaggio infinito a quaranta chilometer in ora. Io ricordo di essere in aeroporto mezzo dopo mezzanotte. Io dico: è possibile questo? E’ possibile che quando tu anderai a volare io devo essere sempre con paura se tu vivo o morto o chissà dove atterrato? Io dico no! Scusa me ma io non posso vivere con questo terribile paura! Perciò devi capire Paolo: io volio molto bene a te ma non posso vivere altra giornata come domenica scorsa! Io non posso chiedere a te: – Paolo, non volare! – oppure: – Paolo: o io o il volo a vela! – Io ti volio bene ma non posso vivere con pensiero che tu tradisci me con aliante. Io prego te: non telefonare, non cercare me in università. Io decisa e non andare indietro. Addio. Paolo!
Tua amica India Jonhson
– India Johnson?
– Sì? Buongiorno professore!
– Buongiorno, signorina India. Prego, si accomodi.
– Grazie.
– … per quanto riguarda la sua composizione tematica … ah, eccola qui … beh, le posso comunicare fin d’ora che ha correttamente interpretato il testo della traccia … tuttavia il suo italiano è sin troppo precario! Se ne rende conto, vero?
– Sì, io so.
– … appunto, perciò se intende seguire in modo proficuo questo corso di laurea, deve assolutamente migliorarlo. E anche alla svelta!
– Ok!
– Lo svolgimento è decisamente esauriente … forse anche troppo prolisso, non crede?
– E’ vero ma in United States io telefono spesso a miei amici. Io non scrivo mai …
– E ha fatto sempre male: deve abituarsi a scrivere. E in italiano, anche … comunque va senz’altro premiata l’originalità del testo: sa, la vicenda è davvero molto fantasiosa!
– No, scusi. Non è niente fantasia in storia.
– Su, su, non sia modesta: ha superato brillantemente l’esame – in genere mi scrivete le solite storie alla Stephen King – ed ora non c’è motivo che mi dica bugie.
– Io non dico bugii. E’ tutto vero. E’ stato realmente come io ho scritto.
– Suvvia! … veramente? … ma allora è stato un incubo! Altro che Stephen King!
– Oh, sì. E’ stato incubo … ma molto fortunata perché poi risolto bene.
– Ah! Perché forse mi vuol dare ad intendere che … questa lettera l’ha realmente scritta al suo fidanzato?
– Yea! Scritta e spedita!
– Ma senti! E lui … come ha reagito?
– Ha sposato me.
– No! Veramente? … cioè … rallegramenti signora India!
– Grazia. – E … mi dica … lui, suo marito, ha deciso di lasciar perdere quello strano sport … come si chiama?
– Volo a vela.
– Volo a vela, appunto.
– No, lui non ha fatto. Noi comprato aliante due posti con piccolo motore. Io stare sempre con Paolo e fare mai fuori campo. Così io mai preoccupata: io sempre felice!
A tutti i “Paolo” e le “India”: che il vostro sia un lungo volo!
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