Nel corso della nostra esistenza c’è stata almeno una volta in cui ci siamo davvero sentiti davanti al baratro, soli con noi stessi, nella condizione terribile di doverlo affrontare per dovere professionale o semplicemente per conoscere e superare il nostro limite oscuro. Quello oltre il quale c’è la paura allo stato puro, il terrore profondissimo per ciò che è sconosciuto ed insondabile.
Ci sono stati luoghi e situazioni diverse per ciascuno di noi ma quel momento, è inutile negarlo,ci ha fatto maturare e crescere, perché ciò che ci aspetterà, dopo di quello, saranno ancora altri baratri e ancora e ancora.
Ora immaginate un giovane tenente della Folgore, a bordo di un C-119 che si appresta ad un lancio notturno: quali sentimenti, quali pensieri lo attraverseranno prima di gettarsi in un “mare di nero che ingoiava uomini con una velocità spaventosa, mostro, dalla fame immensa”? E quali sentimenti, quali pensieri lo rapiranno nella consapevolezza di dover vivere ancora un prossimo lancio e un altro e un altro ancora?
Un racconto magistrale che vi comunicherà il senso di paura ma anche di adrenalina e audacia provate da un uomo.
Racconto / Breve
Inedito. In esclusiva per “Voci di hangar”.